mercoledì 23 novembre 2011

Al di là della solita retorica la politica qualcosa può fare subito: rinunciare ai privilegi

imagecredit qn.quotidiano.net
Mi sono veramente stancato di sentire i politici affermare che c'è bisogno di senso di responsabilità, di fare sacrifici, a cominciare da chi ha dato meno, e di ridurre i costi della politica. E' solo vuota retorica. Invece di starsene in vetrina a sproloquiare di responsabilità, equità e rigore, senza neanche aspettare che il neo Governo Monti cominci a carburare, se veramente sono tutti d'accordo, Lega esclusa, che serve unità d'intenti per uscire dalla crisi, c'è qualcosa che si può fare subito: ridurre i costi della politica di almeno un 50%, e rinunciare finalmente a qualcosa.

  • Rinunciare al 50% del proprio stipendio
  • Rinunciare al 50% del rimborso elettorale
  • Rinunciare al 50% delle pensioni o vitalizi che alcuni già percepiscono pur avendo altri due o tre lavori superpagati e altri percepiscono avendo lavorato solo un giorno
  • Rinunciare ai piccoli-grandi privilegi dei quali hanno goduto finora, auto blu, scorte, che sono ancora attive nei confronti di chi non è più parlamentare, agevolazioni sanitarie, e tutta la serie di sprechi (vedi il recente caso di due collaboratrici domestiche per alti ufficiali pagate come professionisti) e via dicendo
  • Tagliare tutte le sovvenzioni a Enti inutili che costituiscono solo riserva elettorale nonchè il finanziamento alla stampa, massimamente a quella di partito 
  • Ridurre drasticamente la corruzione che la Corte dei Conti giudica influire negativamente sul Pil per svariate decine di miliardi l'anno.
Ecco un brevissimo elenco di cose da fare subito, facendo fruttare quella tante volte sbandierata unità d'intenti, quel senso di responsabilità evocato come Cristo nel vangelo. Se ci sono davvero questo senso di responsabilità e questa unità d'intenti per fronteggiare questi drammatici momenti, che si trovi subito l'accordo e si facciano le cose sopra elencate, direttamente in Parlamento senza aspettare che cominci a muoversi il Governo.
Perchè se non lo si fa allora si capirà di quanta verità erano pieni quei proclami , e non varrebbe nemmeno addurre la giustificazione della demagogia, demone evocabile sempre al momento opportuno ma dannatamente fasullo in questi frangenti.
Cose da fare immediatamente. Rinunciare a una parte dei privilegi, degli sprechi e degli alti stipendi che la politica si è concessa è una cosa che si può fare immediatamente, basta averne la volontà ed essere d'accordo.
Il non farlo sarà la riprova del loro valore e del valore delle loro parole: se nemmeno con il rischio fallimento alle porte i politici capiscono che è il momento di dare loro qualcosa dopo aver tanto preso, allora è una classe politica da buttare in toto.

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