Repubblica e Corriere pubblicano questa bozza del decreto legge sulle liberalizzazioni. Non si sa quanto sarà aderente a quella che uscirà fra qualche giorno. Intanto sembra accogliere molti punti presentati dall'Antitrust. Ecco il testo, che si intitola
Norme generali sulle liberalizzazioni e tutela dei consumatori
Art 1 (Liberalizzazioni delle attività economiche e riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese)
1. Fermo restando quanto previsto dal decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n.214, sono abrogate le norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso dell’amministrazione comunque denominati per l’avvio di un’attività economica a far data dal 30 ottobre 2012, con esclusione delle norme che disciplinano il servizio taxi e i servizi professionali che sono regolati dai seguenti articoli… (indicarli)2. Per l’avvio delle attività per le quali sono stati soppressi, ai sensi del comma 1, i limiti numerici e i preventivi atti di assenso dell’amministrazione, si applica quanto previsto dal comma 6 dell’art. 34 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
3. Al fine di garantire lo sviluppo della concorrenza e la libertà di iniziativa economica privata, il mantenimento di un regime amministrativo volto a subordinare l’avvio di un’attività economica al previo rilascio di licenza, autorizzazione, nulla osta o preventivi atti di assenso dell’amministrazione comunque denominati, deve essere giustificato sulla base dell’esistenza di un interesse generale, costituzionalmente rilevante e compatibile con l’ordinamento comunitario, nel rispetto del principio di proporzionalità. I requisiti soggettivi e oggettivi per l’esercizio di un’attività economica devono essere individuati sulla base dell’esistenza di un interesse generale, costituzionalmente rilevante e compatibile con l’ordinamento comunitario, nel rispetto del principio di proporzionalità.
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