Si potrebbe anche definire la lettera segreta, ma visto il suo intento giocoso i segreti celati non sono di quelli sconvolgenti. E' una lettera rebus proposta dal Polo Museale Fiorentino e, per chi ha voglia di cimentarvisi, i primi 10 risolutori vinceranno il catalogo della mostra Le passioni del Re.
Negli anni sessanta e settanta dell’Ottocento, sullo sfondo delle vicende storiche che portarono all’Unità d’Italia, la villa della Petraia divenne una delle residenze preferite dei Savoia a Firenze. Assolti gli impegni ufficiali, Vittorio Emanuele II amava ritirarvisi per vivere nel calore più domestico offerto da ambienti appositamente arredati secondo il gusto dell’epoca e coltivare le proprie passioni legate ai cavalli, alla caccia, agli interessi ornitologici e a un collezionismo di sapore già borghese. A questi aspetti è dedicata la mostra Le Passioni del Re, allestita in due sale del piano terreno della villa.
La Petraia inoltre fu scelta nel 1872 come scenario per la festa di fidanzamento tra Emanuele, conte di Mirafiori, figlio del re e di Rosa Vercellana, nota come la Bella Rosina, con Blanche de Larderel. E proprio al viaggio di nozze dei due giovani sposi, che previde una sosta a Napoli, si riferisce una lettera rebus, conservata presso il Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze, ma per l’occasione esposta in mostra, che proponiamo alla vostra attenzione perché possiate divertirvi a risolverla.
Noi ne siamo venuti a capo, benché un dubbio rimanga sull’identificazione del cognome del mittente che affettuosamente si rivolge alla contessa Amicie De Larderel, madre della sposa. I primi dieci di voi che vi riusciranno potranno avere in premio una copia del catalogo della mostra da ritirare direttamente in villa, al momento della visita.
Ed ecco la lettera rebus. Per chi fosse interessato e trovasse la soluzione, sul sito del Polo (qui) vi è il form da compilare entro il 10 febbraio 2012.
Ci sono tre punti in cui non sono riuscita (ancora) a risolverlo: occorrerebbe anche mettersi nei panni di una persona dell'epoca, i termini che usavano abitualmente per noi possono essere desueti. Per il resto, è stato come leggere "in chiaro". Hai presente i giochini che girano ora nei social network, quello con le lettere delle parole tutte mescolate, o quello scritto a specchio? tal quale.
RispondiEliminaè vero Laperfida, però ha un certo fascino
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