domenica 18 marzo 2012

Japan, One year later. Giappone, un anno dopo (il terremoto)

imagecredit onlineschools.org
Nonostante l'evento sia stato seguito e dissezionato dai media di tutto il mondo  e il fiume di informazioni che ci ha investito non abbia lasciato niente di non detto pure, averlo seguito sul web o in televisione non è in nessun modo paragonabile all'averlo vissuto.
Parlo del terremoto in Giappone del 11 marzo 2011 ma parlo, in genere, di tutti i terremoti, di tutte le tragedie, grandi e piccole, che causano perdite di vite umane, distruzione e dolore.
Sui media non se ne parla più, se non in queste occasioni particolari, un po' perchè la vita deve andare avanti, un po' perchè nuovi eventi irrompono sulla scena e catturano l'attenzione.
Per le popolazioni colpite, però, il dramma continua.
Non so se sia giusto per l'opinione pubblica mondiale (organismo informe ma che riassume bene il concetto) rivivere il dramma, ricordarsene, anche se in misura incomparabilmente attenuata attraverso testimonianze o filmati. Ma se fosse giusto farlo un modo secco e non retorico, coinvolgente e intenso, è questo video di OnlineSchools. Me lo ha sottoposto Peter Kim. L'ho trovato scabro e incisivo, adatto a narrare  una tragedia, commovente senza scadere nel patetico. E' una scarna contabilità, la trasformazione in disegno di uomini e donne, perchè attraverso il segno scabro e incisivo del bianco e nero si isoli ancora di più il dramma e non si disperda l'attenzione. Il fumetto estrae da tutta la realtà  solo la parte tragica che vuole raccontare il narratore, la fissa, ma è solo momentaneamente, perchè alla fine il sole sorge di nuovo e ritorna la vita.





OnlineSchools.org presents Japan One Year Later Japan One Year Later

Vittime ufficiali del terremoto: 15.846
Dispersi: 3.320
Area interdetta intorno a Fukushima: più grande di Los Angeles (più di 1200 km quadrati)
Rifiuti finiti nell'oceano Pacifico: 25 milioni di tonnellate
Iodio radioattivo è stato trovato nel latte e nei vegetali
In media, le donne giapponesi avranno un'aspettativa di vita inferiore di 6 mesi rispetto al 2010
E' utile ricordare che solo Hiroshima fu una tragedia più grande
250 miliardi saranno spesi per la ricostruzione: 20 volte quello che servì per il dopo Katrina


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