mercoledì 2 maggio 2012

Julija Tymoshenko e le accuse di maltrattamenti: rispetto dei diritti umani in Ucraina

E' di questi giorni l'accusa lanciata dall'ex premier dell'Ucraina Julija Tymoshenko di essere stata maltrattata in carcere, dove sconta una condanna a 7 anni per abuso di potere. Per protesta sta anche attuando lo sciopero della fame. Vi sono state prese di posizione della Cancelliera Merkel e anche del Ministro degli Esteri Terzi, con la minaccia di non assistere a nessuna partita dell'Europeo di calcio che si svolgerà questo giugno proprio in Ucraina se non verranno presi provvedimenti. Anche la stessa Unione Europea, per bocca del Commissario per la Giustizia, ha declinato l'invito a presenziare alla partita inaugurale. Seconda tegola sull'Ucraina dopo le notizie sull'uccisione dei cani randagi. [vedi Repubblica, Corriere]
Sulla Tymoshenko sono disponibili le due pagine di Wikipedia, per chi volesse approfondire. La voce  di it.wikipedia e quella di en.wikipedia, più aggiornata.
Mi interessava invece cercare qualcosa sul paese. Come è vista e giudicata l'Ucraina a livello internazionale?


In un documento del 6 marzo di quest'anno, Amnesty International sollecita il Parlamento ucraino a rafforzare la salvaguardia dalla tortura nella nuova riforma del codice di procedura penale [vedi Amnesty International urges parliament to strengthen safeguards against torture in draft Criminal Procedural Code]. La sollecitazione segue, evidentemente, una certa qual tendenza a pratiche come l'eccesso di custodia cautelare, la tortura e i maltrattamenti della polizia ucraina. La stessa Amnesty aveva evidenziato la presenza di pratiche inaccettabili da parte delle autorità ucraine nell'ottobre 2011 in una serie di rapporti [si veda Ukraine must act to deal with endemic police criminality e link collegati].
The Ukrainian authorities must act immediately to deal with endemic police criminality, Amnesty International said today in a new report that reveals widespread torture, extortion, and arbitrary detention. 

No evidence of a crime: Paying the price for police impunity in Ukraine, reveals how police are rarely punished for these crimes because of high levels of corruption, non-existent or flawed investigations, harassment and intimidation of complainants, and a low level of prosecutions for such crimes. 











Nel gennaio di quest'anno, Human Right Watch ha scritto una lettera aperta al Ministro degli Affari Interni dell'Ucraina in cui  lamenta la detenzione arbitraria di richiedenti asilo politico somali [si veda Ukraine: Open Letter regarding the Arbitrary Detention of Somali Asylum Seekers].
We are writing to raise our concern about the arbitrary detention of some or all of a group of 125 Somali nationals detained at the  Zhuravychi Migrant Accommodation Centre (MAC). Some of them are  registered with the United Nations High Commissioner for Refugees  (UNHCR) or the Ukrainian authorities as asylum seekers. Around 80  have told UNHCR they want to apply for asylum in Ukraine, but have  not been allowed to do so. 
Nel marzo 2012, la European Court of Human Rights ha chiesto al Governo ucraino di provvedere adeguate cure mediche per l'ex premier Julija Tymoshenko [si veda ECHR press release]. La Corte riporta che la Tymoshenko afferma , in particolare:
that her criminal prosecution and detention were politically motivated; that there has been no judicial review of the lawfulness of her detention in Kyiv SIZO no. 13; and, that her detention conditions are inadequate, with no medical care provided for her numerous health problems. She relies principally on Article 3 (prohibition of degrading treatment or punishment), Article 5 (right to liberty and security) and Article 18 (limitation on use of restrictions on rights) of the European Convention on Human Rights

Sembra proprio che l'Ucraina dia molto lavoro alle agenzie pubbliche e private internazionali che si occupano del rispetto dei diritti umani. L'Ucraina ha anche avviato  negoziati per un approfondimento delle relazioni con l'EU e, nel lungo periodo, per un ingresso in Europa [vedi Risoluzione Parlamento Europeo 1 dicembre 2011]. Mai come in questi momenti la presenza di organismi sovranazionali definiti, a volte ingiustamente, l'Europa dei banchieri, è utile per attuare una sorta di moral suasion nei confronti di qualche Stato recalcitrante.
Quanto alle Tymoshenko di tutto il mondo, colpevoli o innocenti che siano, la loro speranza è che la loro voce riesca a superare i confini del paese di appartenenza per posarsi sulle vituperate orecchie di qualche burocrate del vecchio mondo.





imagecource 
it.ibtimes.com






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