Sono numeri importanti quelli che fornisce la Regione Emilia-Romagna sul tessuto produttivo dell'area colpita dal terremoto e che danno l'idea di quale possa essere l'impatto di un ritardo nella messa in sicurezza degli stabilimenti.
Più di 77.000 imprese, il 20% regionale, che impiegano 343.000 addetti, per un Pil di 25 miliardi pari al 1,8% del Pil nazionale.
Tra i settori con maggiore occupazione vi sono
- settore della meccanica con 70.000 lavoratori
- settore tessile con 20.000 lavoratori
- settore alimentare con 10.000 lavoratori
14.119 sono le aziende agricole che hanno potenzialmente risentito del sisma, con un'area lavorata di 216.000 ettari: uno dei settori più colpiti è quello del Parmigiano Reggiano, con 10.000 caseifici inagibili e oltre 630.000 forme danneggiate.
Importante anche l'impiego delle forze: 1500 volontari della Protezione civile, più altri 3.000 tra Vigili del Fuoco (1.250), Forze dell'ordine, Forze Armate e addetti delle Regioni.
12.180 persone nelle strutture di accoglienza, su 15.700 posti disponibili.
Di seguito il comunicato della Regione Emilia-Romagna:
Sono 12.180 cittadini accolti nelle strutture di emergenza nei territori emiliano-romagnoli colpiti dal sisma, a fronte di una disponibilità complessiva di 15.754 posti. Di questi 9.265 sono alloggiati nei 35 campi allestiti sul territorio, 2.915 nelle strutture al coperto come scuole e palestre, mentre 2040 hanno trovato accoglienza negli alberghi. [continua a leggere...]
imagecredit radioluna.it
salve
RispondiEliminapotrebbe sembrare una sorta di sciacallaggio...
ma visto il periodo di scarse commesse non solo le aziende lombarde potrebbero evadere ordini dei colleghi colpiti in emilia.
anche nelle marche abbiamo tecnologia per produrre meccanica...
come titolare di una azienda meccanica
do disponibilita' per svariate ore lavoro se dovesse essere richiesto e necessario.
cordiali saluti
MECFIL pesaro
prova a vedere in questa pagina sezione Aiuti
Eliminahttp://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto/domande-frequenti