Forse memori della recente condanna dei membri della Commissione Grandi Rischi e consapevoli che come è meglio un colpevole fuori che un innocente dentro così è meglio passare una notte all'addiaccio anche se la scossa non viene che trascorrerla dentro casa se poi la scossa viene davvero, è successo che dal Dipartimento della Protezione Civile è partita una nota [si può vedere qui sul Corriere] indirizzata alla Regione Toscana che fa scattare l'allarme nelle autorità cittadine, tanto che il sindaco del comune di Castelnuovo Garfagnana, segnalata come epicentro di possibili scosse, pubblica alcuni tweet in cui invita la popolazione a uscire di casa e comunica che il 1° febbraio le scuole resteranno chiuse. Il tutto a partire circa dalle 22:00 di ieri.
Anche il sito della Provincia di Lucca ha diramato uno dietro l'altro due comunicati, eccoli:
Informativa attività sismica in Garfagnana
31/01/2013 - 23:00
Il dipartimento nazionale di protezione civile ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con
epicentro in prossimità di Castelnuovo di Garfagnana.
La sala operativa integrata della Provincia di Lucca e della Prefettura è attiva e sono state allertate le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i gruppi di volontariato.
Tutti i sindaci dei Comuni della provincia sono stati informati e sono state attivate le procedure di protezione civile.
PUNTI RACCOLTA DELLA POPOLAZIONE
31/01/2013 - 23:30
Sono stati attivati i primi punti di raccolta della popolazione a Coreglia Antelminelli (scuola elementare di Piano di Coreglia e tensostruttura di Calavorno), a Borgo a Mozzano (centro intercomunale Mediavalle, tensostruttura di Corsagna) e a Barga (scuola elementare Barga, scuola media di Fornaci di Barga, scuola di Filecchio, scuola di Castelvecchio). Sono in via di attivazione a Castelnuovo Garfagnana (tensostruttura impianti sportivi) Gallicano (impianti sportivi) e San Romano (palazzetto dello sport)
Ma non è solo Castelnuovo di Garfagnana a essere coinvolto da questa informativa. Secondo quanto riporta Repubblica sarebbero 16 i comuni coinvolti e 30 mila gli abitanti interessati.
La situazione è veramente incresciosa, per la difficoltà della popolazione di scegliere la strategia giusta: dormire all'aperto in postazioni di fortuna oppure rischiare dentro casa? Sottoporre a questa scomodità bambini e anziani per poi scoprire che le autorità hanno esagerato con le precauzioni? In realtà le precauzioni non sono mai troppe, ma mi domando una cosa: possibile che dobbiamo ancora preoccuparci di scosse di questa entità? Gli edifici italiani con quale sicurezza sono stati costruiti e in quale condizione si trovano attualmente, specie nelle cosiddette zone a rischio? E cosa si può fare adesso, oltre allarmare i cittadini -anche giustamente, se vogliamo-? Quando partirà un serio progetto di messa in sicurezza degli edifici italiani, a cominciare da quelli più a rischio?
Per chi fosse interessato qui la sequenza di scosse con quella incriminata sopra magnitudo 3.0 dal sito dell'INGV terremoti:
Dopo il terremoto avvenuto alle ore 15:48:18 italiane del giorno 25 gennaio 2013, magnitudo 4.8, i turnisti della Sala Sismica INGV hanno localizzato circa 266 repliche; di queste 265 hanno avuto magnitudo inferiore a 3.0. Questa notte si è verificato un evento di magnitudo pari a 3.3 alle ore 00:42:01 italiane (ore 23:42:01 UTC del 30/gen/2013.
L'ipotesi dell'influenza delle recente sentenza di condanna della Grandi Rischi viene confermata dalle parole del sindaco di Castelnuovo Garfagnana Gaddo Gaddi, nell'audio di un'intervista telefonica disponibile sul Corriere.
image credit ingvterremoti.wordpress.com
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