Parlare di America in questi giorni significa andare immediatamente con la memoria ai fatti di Boston. In qualunque parte del mondo avvengano, uccidere civili inermi è indice di inumanità e crudeltà. Ma l'America, terra a volte di opposti primati, è sempre capace di rinascere e sorprendere, soprattutto in campo scientifico, dove costituisce un esempio da imitare Uno dei tanti è questo BRAIN, acronimo che sta per Brain Research Through Advancing Innovative Neurotechnologies, iniziativa voluta dal Presidente Obama per dare nuovo impulso alla ricerca sul cervello.
Il progetto prevede un investimento di 100 milioni di dollari affinchè si riesca a decifrare, almeno in parte, questa macchina meravigliosa che è il cervello umano. Ecco alcuni dei traguardi che si prefigge il progetto: la comprensione dei meccanismi sottostanti una malattia debilitante come il Parkinson; sviluppare tecnologie in grado di ridurre le barriere tra uomo e macchina; curare o prevenire il disturbo post traumatico da stress e, infine, creare molti posti di lavoro ad alta tecnologia.
Ma, altra peculiarità che fa dell'America un paese speciale, è il fatto che, oltre quello pubblico, c'è anche un consistente finanziamento privato della ricerca.
Per esempio, l'Allen Institute for Brain Science investe 60 milioni per studiare il processo della decisione; l'Howard Hughes Medical Institute mette a disposizione 30 milioni per ricerche su nuove tecnologie di imaging; il Salk Institute for Biological Studies offre 28 milioni per lo studio del sistema nervoso, dai geni al comportamento.
Tra gli organismi pubblici che accompagnano l'iniziativa vi sono i mitici NIH, i National Institutes of Health, la Darpa, l'agenzia di ricerca della difesa e la NSF rispettivamente con 40, 50 e 20 milioni di dollari.
Ecco l'infografica preparata dalla Casa Bianca.
credits www.whitehouse.gov
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