La fantascienza rischia spesso di rovinare l'impatto sull'opinione pubblica di alcuni clamorosi traguardi della scienza. I primi studi sull'interfaccia computer-cervello datano dagli anni 60 ma mostrare, a quei tempi, un filmato del genere, avrebbe fatto spalancare la bocca a più d'uno spettatore. Ora, come detto, i film di fantascienza hanno inflazionato il mercato e non riusciamo più a stupirci di cose che invece dovrebbero strabiliarci. In attesa di scriverne più approfonditamente condivido questo straordinario filmato. Viene dall'Università del Minnesota, facoltà di ingegneria biomedica. Un team guidato dal professor Bin He, pioniere della tecnologia BCI (brain-computer interface) ha sviluppato un sistema di guida con il pensiero. Nelle intenzioni dei ricercatori, questi dispositivi dovrebbero aiutare le persone disabili o con problemi di mobilità causate da patologie neurodegenerative a muovere arti artificiali solo con l'utilizzo del pensiero e di tecnologie wi-fi per la trasmissione del segnale. Nel video si vede uno studente di Bin He che guida un elicottero con il pensiero utilizzando un sistema non invasivo, una specie di cuffia piena di elettrodi posta sulla testa, che cattura le onde cerebrali e le invia al dispositivo, sia che si tratti di un elicotterino che di un arto artificiale. Questa è la pagina YouTube dell'Università del Minnesota, facoltà di Scienza e Ingegneria.
Per chi volesse approfondire, lo studio originale è questo Quadcopter control in three-dimensional space using a noninvasive motor imagery-based brain–computer interface.
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