venerdì 31 agosto 2012

Attività venatoria e clima: ritardare la ripresa della caccia per salvaguardare la fauna

E' stata un'estate decisamente calda. Oltre che sulle  persone e sull'agricoltura, il caldo eccessivo ha influito negativamente anche sulla fauna selvatica. L'assenza di precipitazioni e la perdurante alta pressione hanno ridotto notevolmente, fino a farlo quasi scomparire, il fenomeno della rugiada mattutina, principale fonte di abbeveramento di molti animali. Si è quindi di fronte ad una situazione anomala e potenzialmente grave in cui le dinamiche delle popolazioni selvatiche sono messe a rischio dagli stessi eventi climatici. Inutile dire che, se si aggiunge il fatto che a breve è prevista la ripresa dell'attività venatoria, ben si comprende come, all'effetto della siccità, sulla popolazione animale si aggiungerebbe quello dell'attività venatoria, compromettendo seriamente sopravvivenza e successo riproduttivo di molte specie.
A lanciare l'allarme è l'Ispra, in una nota inviata il 27 agosto a tutte le regioni e ai Ministeri dell'Ambiente e della Politiche Agricole. L'oggetto della missiva è presto chiarito: Limitazioni dell'attività venatoria in relazione alla situazione climatica esistente.
La mancanza di acqua può influire in molti modi sulla vita degli animali. L'Ispra elenca alcuni degli effetti della carenza idrica su habitat e risorse alimentari della fauna stanziale e migratoria, che sarebbero esasperati dall'intervento  dei cacciatori.
  • Stress fisico. La prolungata siccità dovuta all'assenza di precipitazioni rende disponibile meno acqua per la fauna. Si rende necessario un maggior dispendio energetico per la ricerca di fonti idriche, dispendio che si ripercuote negativamente sulla salute fisica degli animali con una riduzione della riproduzione, maggiore facilità ad ammalarsi dei giovani e, durante la ricerca di acqua, un aumento del rischio di predazione.
  • Riduzione delle risorse alimentari. Anche le fonti di cibo sono ridotte a causa della siccità. Le piante,oltre a presentare uno sviluppo più stentato, sono meno ricche di acqua e hanno una ridotta produzione di frutti e bacche.
  • Riduzione degli habitat disponibili. Il caldo eccessivo unito all'assenza di piogge agisce negativamente anche su fiumi e laghi causando fenomeni di anossia che si ripercuotono sulle specie acquatiche. Anche la scomparsa di ambienti palustri obbliga gli uccelli a nidificare in ambienti più ristretti. La presenza di una maggiore densità di popolazione tende a ridurre le risorse disponibili per gli animali e a comprometterne il successo riproduttivo. Si consideri che anche l'intervento dell'uomo opera a sfavore della fauna, grazie a un aumentato sfruttamento delle poche risorse idriche e a un maggior rischio di concentrazione di rifiuti industriali dovuta alla minore diluizione. Da ultimo, bisogna tenere conto pure degli incendi boschivi, in grado di distruggere in breve tempo ambiente e animali.
Proprio per i motivi sopra elencati l'Ispra ritiene debbano essere prese alcune precauzioni in occasione della ripresa dell'attività venatoria,in particolare:
  • Addestramento dei cani da caccia. Si rileva che l'allenamento e l'addestramento dei cani da caccia rappresentano uno stress ulteriore, oltre a quelli dovuti alla siccità, su alcune specie stanziali. Per questo si consiglia un'interruzione temporanea di questa pratica fino alla ripresa delle piogge.
  • Caccia da appostamento. Essendo più scarsi i siti di abbeverata si rischia una notevole concentrazione di fauna nelle poche fonti idriche e una maggiore efficacia di questo tipo di caccia.
  • Caccia agli uccelli acquatici. La presenza di poche zone umide atte alla nidificazione induce alla richiesta di una posticipazione dell'inizio dell'attività venatoria nei confronti degli uccelli di palude, per non incidere negativamente sul   loro successo riproduttivo.
  • Caccia alle specie stanziali. Anche nei confronti delle specie stanziali deve essere adottata estrema cautela, valutando attentamente il successo riproduttivo delle varie specie e adattando l'attività venatoria alla situazione delle varie popolazioni.
Documenti:




imagecredit lalupusinfabula.it

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