venerdì 23 agosto 2013

Decreto legge contro violenze di genere e femminicidio. Il testo

E' uscito il 14 agosto sulla Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore il 17 il DECRETO-LEGGE 14 agosto 2013, n. 93, meglio conosciuto come decreto contro violenze di genere e femminicidio, dal titolo Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonche' in tema di protezione civile e di commissariamento delle province. Per un'introduzione sommaria al decreto può essere utile consultare il comunicato del Dipartimento delle Pari Opportunità
Tre gli obiettivi fondamentali: prevenire la violenza di genere, punirla in modo certo e proteggere le vittime. Tra le misure approvate: l’aumento della pena, per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, se alla violenza assiste un minore di anni 18 (la cosiddetta “violenza assistita”, uno dei fattori di rischio principali per la trasmissione intergenerazionale della violenza); provvedimenti contro lo stalking messo in atto anche attraverso strumenti informatici o telematici; l’arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking.
oppure il comunicato emesso al termine del Consiglio dei Ministri dell'8 agosto:
Vengono quindi inasprite le pene quando:
il delitto di maltrattamenti in famiglia è perpetrato in presenza di minore degli anni diciotto;
il delitto di violenza sessuale è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza;
il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o dal partner.
Un secondo gruppo di interventi riguarda il delitto di stalking:
viene ampliato il raggio d’azione delle situazioni aggravanti che vengono estese anche ai fatti commessi dal coniuge pure in costanza del vincolo matrimoniale, nonché a quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici;
viene prevista - analogamente a quanto già accade per i delitti di violenza sessuale - l’irrevocabilità della querela per il delitto di atti persecutori, che viene, inoltre, incluso tra quelli ad arresto obbligatorio.
Sono previste poi una serie di norme riguardanti i maltrattamenti in famiglia:
viene assicurata una costante informazione alle parti offese in ordine allo svolgimento dei relativi procedimenti penali;
viene estesa la possibilità di acquisire testimonianze con modalità protette allorquando la vittima sia una persona minorenne o maggiorenne che versa in uno stato di particolare vulnerabilità;
viene esteso ai delitti di maltrattamenti contro famigliari e conviventi il ventaglio delle ipotesi di arresto in flagranza;
si prevede che in presenza di gravi indizi di colpevolezza di violenza sulle persone o minaccia grave e di serio pericolo di reiterazione di tali condotte con gravi rischi per le persone, il Pubblico Ministero – su informazione della polizia giudiziaria - può richiedere al Giudice di irrogare un provvedimento inibitorio urgente, vietando all’indiziato la presenza nella casa familiare e di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.
Di seguito la parte del decreto legge contro la violenza di genere. Il resto del decreto può essere visionato al link indicato in alto.





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