sabato 23 aprile 2011

Lessicografia politica: il politichese

L'ultimo arrivato è sfiducia costruttiva. Ma era stato preceduto da i responsabili, il processo breve, il lasciatelo lavorare  e prima c'erano state le classiche convergenze parallele. La politica inventa il lessico, modifica i significati delle parole e ne crea di nuovi. La parole trasportano dei significati, a volte molto ampi e l'uso da parte della gente  li adatta alle varie situazioni, grazie anche a spregiudicate figure retoriche che le persone usano per descrivere le varie vicende personali. I nuovi significati o i nuovi modi di dire assumono a rango di lingua ufficiale, acquistano una sorta di viralità (termine virale esso stesso) che può avere durata limitata oppure entrare nel vocabolario.
Sul Mestiere di scrivere c'è un articolo di Maurizio Crippa, direttore "di un'associazione industriale aderente a Confindustria" che  durante 10 anni  ha raccolto modi di dire e frasi fatte di varie categorie di persone e professioni. Si va dal classico politichese al sindacalese passando per l'aziendalese e il confindustrialese (mi si perdoni questo eccesso di fastidiosi neologismi, ma sono citazioni). Alcuni esempi da due delle categorie più conosciute (vi invio alla pagina per leggerle tutte)

il sindacalese
  • realizzare un obiettivo
  • andare ad un sereno e leale confronto
  • venire ad una stretta
  • tracciare il quadro di riferimento
  • definire un percorso
  • rispetto a
  • mettere attorno ad un tavolo
  • andare ad una concertazione vera
  • mettere in moto un meccanismo

il politichese

  • scendere in campo
  • un governo che governa e un'opposizione che controlla
  • non è questo il problema
  • dal dibattito è emerso
  • il problema è un altro
  • mi sia consentito dire
  • mi consenta una giusta osservazione di metodo
  • andare nella giusta direzione
  • approfondimento ulteriore dei contenuti
  • mi sia consentito affermare
  • quali politiche mettere in campo

Quella che segue è una tabella delle frasi in politichese, tratta dal Faronotizie, realizzata da Marco Marchi dell'Istituto di Biostatistica ed Epidemiologia dell'Università di Pisa e Mario Morosini direttore dell'Istituto Superiore di Sanità e riguarda il lessico utilizzato nella compilazione dei vari piani sanitari, dai quali i due autori hanno preso le frasi maggiormente ripetute. Prendendo una frase a caso da ognuna delle 10 caselle delle 7 colonne si possono computare frasi di perfetto senso compiuto ma senza nessun significato, un po' quello che accade con il cosiddetto politichese. E' quello che gli autori definiscono un generatore automatico di piani sanitari ma che può anche essere battezzato un generatore automatico di linguaggio in politichese. Eccone un esempio casuale (ho separato le frasi delle varie caselle con il colore)
L’assetto politico istituzionale presuppone la verifica critica degli obiettivi istituzionali e l’individuazione dei fini qualificanti al di sopra di interessi e pressioni di parte non dando certo per scontato quale sua premessa indispensabile e condizionante la trasparenza di ogni atto decisionale
che vuol dire esattamente...nulla. Buon divertimento.





3 commenti:

  1. La ringrazio per la domanda perchè mi consente
    veramente di esprimere con estrema chiarezza un concetto che mi pare assolutamente condivisibile

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  2. Ecco, vede, questa è una scommessa
    per un discorso di fondo sul quale
    dobbiamo interrogarci, capisce ?

    RispondiElimina
  3. Diciamocele queste cose,
    non ce le nascondiamo...

    RispondiElimina

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