Alle 12,00 di oggi il ministro dell'Interno Maroni, consapevolmente o inconsapevolmente (propendo per la prima ipotesi) fa un annuncio improvvido: è stato raggiunto il quorum. La notizia avrebbe potuto condizionare l'affluenza alle urne dei cittadini. Dopo tutti i precedenti tentativi, dal mancato accorpamento con le amministrative, alla moratoria sul nucleare fino alle sentenze di Cassazione e Consulta senza dimenticare la latitanza della Rai svegliata solo dall'intervento dell'Agcom, ci mancava questa ennesima manovra diversiva.
Per questo motivo l'ormai certo quorum con la straripante vittoria dei SI e l'esito delle elezioni amministrative di un mese fa, implicano che il governo non ha più la maggioranza del consenso degli italiani. L'indicazione è chiara ed è politica, nonostante quello che, adesso, si affrettano a spiegare Berlusconi e soci: non c'è due senza tre, si vada alle elezioni politiche anticipate!
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