Che il successo di prenotazioni, da parte di un quasi sconosciuto (così lo definiscono su Repubblica) giovane scrittore di libri per ragazzi, si debba alla sua promessa di autografare le copie del suo futuro libro mi sembra un fatto estremamente indicativo dei meccanismi di persuasione delle masse. E mi dimostrerebbe come la distribuzione di onore e gloria (nonchè vil moneta) sia spesso legata a fattori insignificanti.
Che però John Green fosse quasi sconosciuto non sembra, contando i fans accumulati dal nostro sui vari social
- 1 milione e 100 mila fan su Twitter
- 526 mila su Youtube
- 62 mila amici su Facebook
- 60 mila su Nerdfighters
- 27 mila su Yourpants
- e 26 mila su Tumblr
Insomma, a leggere questi numeri, non sembrerebbe proprio un perfetto sconosciuto. Sta di fatto, a quello che riporta Angelo Aquaro su Repubblica, che al nostro scrittore viene l'idea di promettere il proprio autografo su ogni copia del prossimo libro, ancora da scrivere, dal titolo "The Fault in Our Stars", ed è subito boom di prenotazioni su Amazon e Barnes&Noble.
Diciamo che l'imponente seguito che Green ha sulla rete aiuta a vendere i suoi libri, senza ricorrere alle classiche campagne di marketing. Forza della rete?
Ma, cose così, da noi succedono? (Con una buona dose d'invidia).
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