imagecredit brookes.ac.uk |
E' notizia di questi giorni, anche un po' morbosa se vogliamo, che un rugbista dilettante, dopo i postumi di un incidente in allenamento, sia diventato gay. Riporto la storia per sommi capi: questo 26enne inglese, impiegato di banca e rugbista dilettante, eterosessuale, durante un allenamento è vittima di un episodio vascolare patologico al cervello, ovvero un ictus, e al risveglio dal conseguente coma scopre di avere cambiato il proprio orientamento sessuale e di essere diventato omosessuale [fonte Ansa]. A quel punto lascia la propria ragazza e il proprio lavoro e comincia una nuova vita.
In realtà vi sono tutti gli ingredienti per farlo sembrare un caso da tipica leggenda metropolitana. Comunque, sia per non mancare di rispetto a questo signore, sia perchè l'evento potrebbe non essere impossibile, diamolo per vero.
Ho voluto dare però un'occhiata alla letteratura scientifica in merito, per vedere se esistono rapporti su questa casistica o comunque se esistono aneddoti o casi riguardo cambiamenti della sfera sessuale dopo un evento come l'ictus.
In realtà qualcosa c'è. Si tratta di un caso clinico [Jawad et al. 2009] in cui si presenta una sequenza di eventi che è l'esatto opposto di quella accaduta al giovane rugbista. Protagonista è un uomo di 57 anni, omosessuale dall'adolescenza, vittima di due episodi vascolari cerebrali (infarti cerebrali): il primo a 45 anni che gli causa una emiparalisi destra per tre mesi, poi risolta: il secondo all'età di 53 anni, a sei mesi dal quale comincia a modificare il suo orientamento sessuale lamentando, nel contempo, cambi di umore e dei suoi interessi personali. A quattro anni dall'evento ha mantenuto il nuovo orientamento eterosessuale (anche se, a causa della precedente omosessualità, si definisce bisessuale) ed ha cominciato ad interessarsi alla fotografia e un anno dopo il secondo ictus ha tenuto una mostra che ha avuto un certo successo.
L'infarto cerebrale nel caso di questo 57enne era conseguente all'interessamento dell'arteria cerebrale mediana sinistra. Questa arteria però, come nota The neurocritic (dal quale traggo l'immagine qui sotto) serve diversi e importanti distretti, mentre nell'articolo non viene indicato il luogo preciso in cui si è verificata la lesione. Inoltre, un'osservazione degli autori riguarda il fatto che è piuttosto insolita in letteratura una modifica così improvvisa dell'orientamento sessuale, perchè la maggior parte delle volte, a un ictus cerebrale consegue un'iposessualità o, a volte, un'ipersessualità, senza cambiare orientamento.
source the neurocritic |
La questione però non è così semplice. Per esempio, un libro recente, My Genes Made Me Do It! Homosexuality and the scientific evidence, disponibile sul sito Homosexuality, cerca di dimostrare che i cambiamenti dell'orientamento sessuale non sono sempre determinati geneticamente, ma possono conseguire ad eventi culturali, affettivi o situazionali della propria vita. Nel capitolo 12 dal titolo Can sexual orientation change, si cerca di dimostrare che l'orientamento sessuale è più fluido di quello che uno crede e che nella famosa disputa nature/nurture, la maggiore influenza sull'orientamento sessuale è dovuta probabilmente al secondo aspetto della dicotomia più che al primo. Per esempio, in questo grafico qui sotto, basato su dati di Kinnish [Kinnish et al. 2005] si illustra l'esistenza di un certo passaggio di preferenze sessuali: da quelle verso il sesso opposto a quelle verso lo stesso sesso o verso le scelte bisessuali e viceversa. Nello specifico viene evidenziato come vi sia un maggiore passaggio da omo e bisessualità verso eterosessualità (3%) che non il contrario (le aree grigio chiaro in ogni colonna indicano la parte proveniente da un diverso orientamento precedente).
imagecredit mygenes.co.nz |
In quest'altro grafico, si vede il cambiamento di preferenze sessuali da 16 a 17 anni, in ragazzi maschi e femmine, in base al loro orientamento all'età di 16 anni.
imagecredit mygenes.co.nz |
In dettaglio, il grafico mostra come i ragazzi attratti solo dal sesso opposto (rettangolo nero) a 16 anni, a 17 mantengono quasi per intero la loro preferenza mentre tra quelli che a 16 anni erano attratti esclusivamente dallo stesso sesso (rettangolo grigio chiaro), solo una piccola parte mantiene questo orientamento omosessuale, mentre la maggior parte migra verso l'eterosessualità. Lo stesso per le ragazze.
Anche un lavoro del 1986 [Miller et al. 1986] riporta 8 casi di pazienti colpiti da ictus, 4 dei quali sviluppavano ipersessualità e gli altri 4 un cambiamento dell'orientamento sessuale. Con una differenza rispetto a casi analoghi, che in questa occasione le modifiche comportamentali avvenivano in seguito a lesioni fronto-basali mediali e diencefaliche, in contrasto con la letteratura precedente che riportava il coinvolgimento di strutture del sistema limbico.
In conclusione, tra tutte le conseguenze riguardanti la sfera sessuale dopo un episodio vascolare patologico del cervello (ictus), quelle più comuni risultano essere il calo della sessualità (iposessualità), poi l'aumento della sessualità (ipersessualità) e infine, più aneddotici, i casi di cambiamento dell'orientamento sessuale. Anche se, come cerca di dimostrare Whitehead, le modifiche dell'orientamento sessuale possono riconoscere cause multiple, a riprova di una certa fluidità nella scelta della preferenza sessuale. A maggior ragione, dunque, potrebbero essere invocate modifiche dell'orientamento sessuale collegate a importanti cambiamenti della struttura cerebro-vascolare in seguito ad eventi quali l'ictus.
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Jawad, S., Sidebothams, C., Sequira, R., & Jamil, N. (2009). Altered Sexual Orientation Following Dominant Hemisphere Infract [sic].Journal of Neuropsychiatry, 21 (3), 353-354. DOI:10.1176/appi.neuropsych.21.3.353
Kinnish KK, Strassberg DS, Turner CW. 2005. Sex differences in the flexibility of sexual orientation: a multidimensional retrospective assessment. Archives of Sexual Behavior 34:175-83
NE Whitehead e Briar Whitehead, My Genes Made Me Do It! Homosexuality and the scientific evidence, 2010
B L Miller, J L Cummings, H McIntyre, G Ebers, and M Grode, Hypersexuality or altered sexual preference following brain injury, J Neurol Neurosurg Psychiatry. 1986 August; 49(8): 867–873.
Il caso del rugbista potrebbe quindi rientrare nella casistica aneddotica del cambiamento di orientamento sessuale, in definitiva? Oppure è una trovata del giovane in questione?
RispondiEliminaNon è dato sapere se questo ragazzo abbia sfruttato l'occasione o se invece si sia trovato involontariamente nella situazione. In letteratura esistono casi di cambiamento dell'orientamento sessuale (seppure rari) dopo ictus, dunque l'ipotesi è credibile.
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