Il concetto di regolarità mi è venuto in mente leggendo, per l’ennesima volta, quest’altro concetto, ubiquitario e onnipervasivo: teoria della mente, e del fatto che, per esempio, agli affetti da autismo o meglio agli affetti da disturbi dello spettro dell’autismo, manchi una teoria della mente.
Pensavo questo: se la teoria della mente è un metodo per estrarre delle regolarità da quello che sembra caotico e disordinato, allora è possibile che gli autistici manchino di questa possibilità e per tale motivo il mondo relazionale con gli altri che loro vedono è troppo disordinato e irregolare, per essere “gestito” convenientemente, e quindi per loro incomprensibile, e dunque se ne ritirano?
Cosa succederebbe se le nostre “regolarità” cognitive crollassero?
Se, per esempio, invece della certezza miliardaria (nel senso che dura da 4,5 miliardi di anni) che il sole sorge ogni mattina e tramonta ogni sera, ci fosse una sorta di lotteria, in cui fino all’ultimo non si sa se l’indomani mattina sorge oppure no, come la prenderemmo? Se a ogni risveglio, invece del “rassicurante” contenitore che ci ospita sin dalla nascita trovassimo un altro corpo, magari dell’altro sesso, oppure di un attore ricco e famoso oppure quello di un carcerato condannato all’ergastolo, con tutto il portato esistenziale e di relazione della nuova situazione, cosa proveremmo? Sicuri che non ci faremmo prendere dall’ansia per quello che il prossimo risveglio potrebbe portarci?
Anche io cerco regolarità. Quando un comportamento manifestato come risposta a uno stesso stimolo si presenta, in individui diversi, un numero di volte superiore alla pura casualità, ci troviamo di fronte a una regolarità, e la regolarità ha un significato.
Per tornare agli autistici, se noi osservassimo che ogni autistico ha un suo proprio insieme di sintomi, diverso da quello di tutti gli altri, ecco che ci troveremmo di fronte a una non malattia, perché mancando l’elemento di regolarità, che può essere trattato (come dato), confrontato, se ne può fare un grafico, una statistica e così via, ecco che non si potrebbe fare nulla del genere, ci troveremmo di fronte a tante descrizioni sintomatologiche quanti sono i pazienti sicuri, la prossima volta, di averne una ancora diversa.
Però questo fatto della regolarità intra-autistica, mi fa riflettere che ogni raggruppamento possiede una regolarità, sia quello degli autistici che quello dei “normali”. Da questo deduco che la regolarità circoscrive qualcosa che può essere studiato, ma non ci dice molto sul fatto che una qualunque regolarità sia una cosa desiderabile o meno.
(continua)
Perdonami Paopasc, ma mi sovviene di quella volta che mi trovai di fronte allo stesso comportamento manifestato come risposta allo stesso stimolo in individui diversi un numero di volte superiore alla pura casualità. L'evidenza del destino a cui avevo condannato i miei ospiti era ineluttabile: la regolarità di aver scardinato i loro intestini regolari. Eravamo stati tutti a una cena di pesce che finì in comico-tregenda. Scherzo, ma la parola "regolarità" a me evoca ciò: sono un caso grave?
RispondiEliminaLa regolarità non mi piace. Oh quanto vorrei svegliarmi nel corpo di Chennesò in un'epoca di Nonsoquando...
La teoria della mente utilizza un serbatoio di dati casuali per estrapolare una regola e decifrarli. L'autistico non trova questa regola: questa la tua ipotesi, se non ho capito male.
Oppure semplicemente: l'autistico li rielabora, questi dati, in una sequenza che noi non comprendiamo?
La Regolarità rassicura un percorso a senso unico, che è quello del perpetuarsi della vita al solo fine di terminarla.
La Regolarità risponde alle Leggi Naturali: l'essere vivente deve arrivare a morire, e in questo senso penso che la non-regolarità implichi un qualcosa di forse leggermente "innaturale" appunto. Oppure il contrario? Sono confusa, a riguardo e anche non a riguardo.
Buon finale di domenica.
B
Pa, non facili queste considerazioni, ma molto stimolanti. Convengo sulla ricerca di regolarità. Tutti la ricerchiamo o quasi...ma personalmente mi annoia un pochetto una volta trovata! Preferisco un pizzico di non regolarità. Oddio, io non sono ordinatissima o meglio ho il mio ordine nel...disordine, ecco.
RispondiEliminaPerò questa regolarità tu metti in discussione circa la sua realistica "desiderabilità"? Allora convieni con quanto ho affermato un po' sconclusionatamente!
Molto seriamente, mi interessa molto la regolarità intra-autistica. Non potresti approfondire?
Distinguerei due piani, B: la predilezione personale, che è una cosa, e il modo di operare del sistema nervoso centralizzato, che è l'altra. E il secondo, le regolarità le cerca.
RispondiEliminaIo credo che le cerchiamo tutti, per questo esistono Dio, le scienze, la letteratura, le idee, altrimenti ci sarebbe solo confusione. Ho fatto un piccolo errore nel contrappore disordine a regolarità, perchè in efetti il suo cobntrario è irregolarità, e il contrario di disordine è ordine.
Allora sono d'accordo con te, che l'ordine sia noioso, ma non la regolarità. Senza quella non avremmo neanche idee da impilare per pensare qualcosa. Un altro quesito interessante è verificare se anche la natura, nel suo svolgersi, predilige la regolarità, e non solo il cervello. La regolarità, per come la vedo io, non è una cosa "disdicevole". In effetti, è vicina a quello che ho definito collasso fisico.
[Anche a me viene di associare regolarità con quello...ahahaha]
Anna, non fate l'errore di considerare regolarità e ordine come sinonimi. Ti pare che un ricercatore sarebbe soddisfattoi se la sua teoria, innovativa quanto si vuole, non presentasse una regolarità o riproducibilità? Che valore avrebbe. Diverso è il caso della noia dell'ordine. Il nostro cervello è strutturato per desiderare due cose opposte: abitudini e novità. La regolarità appartiene a entrambe, solo che in un caso l'abbiamo già trovata e nell'altro dobbiamo trovarla. Il percoros, in questo caso, può essere la cosa che più ci piace.
RispondiEliminaSull'autismo certo che voglio approfondire.
Si, ricerca di regolarità come "obbligo".
Interessante post, io parlo per mia esperienza ma vedo che altri hanno questo senso di malessere che ho io, questi tempi attuali dove la tecnica ti ha tolto la regolarità,( le nuove tecnologie arrivano come una mitraglia e devi sempre lasciare il vecchio per il nuovo)sono in aumento la depressione e il disadattamento. Si ha un bel cercare di farsi le proprie abitudini, regole e certezze, oggi ti vengono a stanare anche nel tuo nido e alla lunga manca all' uomo la spiritualità, perchè i riti hanno la loro forza nella regolarità, ed oggi questi tempi velocissimi mettendo in crisi la regolarità mettono in crisi anche il sorgere del sole.
RispondiEliminaMolto interessante ciò che dici sugli autistici...potrebbe essere.
Ciao.
regolarità mi suona come prassi scintista, cioè confutazione delle regole, sistema di misura di qualcosa che si considera ancora empirico, misurazione della casulaità, insomma fa un po te pscucci la regolarità è in se negazione della fantasia, di nuovi metodi, di nuovità, non mi piace la regolarità, men che meno come scientifico che regola la vita dello spririto umano uffa ecco, ho fatto di nuovo casino come mio solito ahahahahaa weeeeeeeeeee
RispondiEliminaIo sono molto daccordo col casinaro ...ahahahahahahah
RispondiEliminaciao ne !!!!
....io ti ho riaggiunto ,no lo avevo fatto in mala fede è che comunque li ci vorrei tenere i link di blog musicali ,ma per te faccio eccezione ok ????
RispondiEliminacome dire...mi sento un privilegiato!
RispondiEliminase vuoi, comincio a scrivere qualche post musicale...ho già in mente qualcosa " Romaaagna miaaaa...."
In ciò che dici c'è del vero Teo, diciamo che è più l'ansia di essere aggiornati. Sul tema della regolarità, intendo che questa ricerca è connaturata all'uomo, qualsiasi finalità ci diamo.
RispondiEliminaUn'ipotesi che voglio fare sugli autistici è il loro maggiore bisogno di regolazione e regolarità, che li spinge a livellare e attutire i diversi livelli dell'interazione sociale.
Non proprio Pony, per me anche nella fantasia noi cerchiamo delle regolarità, pensa solo ai buoni e ai cattivi. La regolarità è una proprietà in sè del nostro sistema nervoso e non risente dell'influsso emotivo e cognitivo.
mmmmmmmm
RispondiEliminacredo tu possa fare di meglio ...adesso che ci penso ,ti ho dato un posticino nel mio blog,ma tu non mi scrivi piu' nulla ....devo declassarti ....si ...altro che privilegiato ...fammi vedere cosa sai fare.... io aspetto !!!! :)
ah no, e allora dicitencelle vuie te piace eh? e perchè dicintecelle si e romagna mia no?
RispondiEliminacrisbio! quant'è duro mantenere la celebrità!
ahahahaha
Paolo ,senza offesa , la musica non è cosa tua ...... fai cio che sai fare bene ,ti ammiro per quello e ti ammiro anche molto :)))
RispondiEliminaPoi vabbe' ,le canzoni mapoletane so belle ,ma anche il lissio al suo perche' !!!!! :PPPPPPPPPP
eppure rimarresti sorpresa dalla mia discografia
RispondiEliminaE allora soprendimi !!!!
RispondiEliminaSì, hai ragione. Ho voluto scherzare un po'. In realtà ordine e regolarità sono due cose ben distinte!
RispondiEliminaMa ti pare Pa, che una che ama la Bellezza matematica che non può prescindere dalla regolarità, dicesse sul serio?
Scusami, ma a volte mi gira così. Si può o no?
La questione degli autistici mi interessa molto, lo ribadisco. Aspetto allora...
ehm,... discoteca, ancora non ho inciso.
RispondiEliminaCerto che si Anna. Nessun dubbio, lo precisavo più che altro a me stesso e in linea generale non avendolo definito correttamente nel post.
RispondiEliminaho capito ti sei perso nella compilation di orietta berti ...pascucci ...finche la barca va ,lasciala andare !!!!!! ahahahahahahahahahaha
RispondiElimina:PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP
guajo' ,io voglio a' poesia ...muov't,stonc' aspettan'!!!!!!
Ma tu stonchi scostumata, 'gnorsì!
RispondiEliminaPascuccetto ,devi imparare il mio lenguage
RispondiEliminastonc' = sto !!
Non si fanno aspettare le donne ,che non lo sai ?!
Io poi so viziata assai (colpa di pony ) e come chiedo ottengo .....poi non dire che hai le punte di gelosia ....datti da fare !!!!
mo ti do un bacetto sulla guancia come fratello e sorella e vado da Zafon che mi aspetta ....ho detto Zafon ,non cafon ....abbassa il volume del lettore !!!!
Ussignur me so pers il pascuccetto !!!!
mmmmmmmmm lassamo perde i verbi va ...che è meglio !!!!!!!
RispondiEliminabuon di .....io sono sempre qui che aspetto ..nevera !!!! ;)
weeeeeeee oascucci buon giorno
RispondiEliminastà qui il pazzo scatenato
RispondiEliminanotorietà io? che fino a poco fa stavo in eros per avere rompicazzo intorno?
RispondiEliminanotorietà io? che fino a poco fa stavo in eros per avere rompicazzo intorno?
RispondiEliminastà qui il pazzo scatenato
RispondiEliminaMa tu stonchi scostumata, 'gnorsì!
RispondiEliminaPaolo ,senza offesa , la musica non è cosa tua ...... fai cio che sai fare bene ,ti ammiro per quello e ti ammiro anche molto :)))
RispondiEliminaPoi vabbe' ,le canzoni mapoletane so belle ,ma anche il lissio al suo perche' !!!!! :PPPPPPPPPP
....io ti ho riaggiunto ,no lo avevo fatto in mala fede è che comunque li ci vorrei tenere i link di blog musicali ,ma per te faccio eccezione ok ????
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