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Un piccolo passo verso la conferma della veridicità di queste cronache potrebbe fornirla una recente edizione italiana di un libro apparso in Francia nel 2009. Si tratta di Storie incredibili di animali fuori dal comune, scritto dalla veterinaria e specialista del comportamento animale, nonchè speaker radiofonica e conduttrice televisiva sui medesimi argomenti, Laetitia Barlerin. Questo è il suo blog in una radio francese presso la quale tiene una rubrica sugli animali.
Sulla prima pagina del libro la Barlerin scrive
Tutte le storie raccontate in questo libro sono vere.
Cosa alla quale vorremmo senz'altro credere, fidandoci della sua parola, visto che non fornisce dati a supporto della veridicità di queste storie. Le ho fatto una richiesta sul blog in tal senso, vedremo se risponderà. Intanto, fidandoci della buonafede della scienziata, diamo uno sguardo ravvicinato a queste sorprendenti storie e alle possibili spiegazioni etologiche di questi comportamenti.
- I leoni e la bambina. La storia non ha data. Racconta di una tradizione arcaica presente ancora in Etiopia: il rapimento delle bambine per costringere le famiglie al matrimonio, con inclusa violenza sessuale. In una di queste occasioni, la polizia allertata dall'unico telefono del villaggio, appronta una pattuglia per l'indomani mattina e dopo due giorni ritrova la bambina (di 12 anni), ma non ci sono più i rapitori. Al loro posto ci sono tre leoni che all'arrivo dei poliziotti lentamente se ne vanno, come se avessero completato il loro compito. Segue poi il commento dei poliziotti, che rende ancora più credibile il ruolo protettivo svolto dai leoni: "Hanno fatto la guardia finchè l'abbiamo trovata. Poi hanno lasciato la bambina come se ci facessero un regalo."
Etologia. E' possibile che un leone, che ne abbia la possibilità, non mangi una bambina? Posto che non è chiaro se si trattasse di leonesse o leoni, vi sono comunque spiegazioni possibili per entrambi. Le leonesse di un branco sono tutte imparentate tra di loro e attuano un comportamento di aiuto reciproco e solidarietà. I branchi sono composti, solitamente, da 3 a 12 femmine e da 1 a 7 maschi. Tutte le femmine vanno in estro nel medesimo periodo e partoriscono più o meno contemporaneamente. Ogni femmina allatta e accudisce anche i piccoli non suoi, anche nel caso che un piccolo rimanga orfano. Un'ipotesi è che il pianto della bambina sia stato confuso, dai leoni, con quello dei leoncini, e abbia attivato il comportamento materno e protettivo. Anche i maschi hanno un comportamento protettivo nei confronti dei loro piccoli e spesso ci giocano insieme. Anche se è difficile pensare che si potesse trattare di tre leoni maschi non è del tutto impossibile che uno dei tre fosse un giovane maschio.
Per finire una curiosità: perchè i leoni ruggiscono mentre i gatti fanno le fusa? La differenza tra leoni e gatti, oltre alle dimensioni, sta in un osso posto sopra la laringe, lo ioide. E' un osso presente anche nell'uomo. Nei leoni e in tutti quei felini che emettono ruggiti, quest'osso è cartilaginoso, e può quindi vibrare generando i ruggiti, mentre nel gatto, ma anche nel puma, è rigido e dà origine alle fusa.
- Il sesto senso dell'elefante. 26 dicembre 2004. E' una data che molti di voi ricorderanno. In seguito ad un violento terremoto al largo di Sumatra si scatena un'eccezionale ondata, uno tsunami che travolge le coste di Indonesia, Thailandia, Malesia e Sri Lanka, causando più di 230 mila vittime. Questa è la storia di Thongdaeng e dei suoi barriti mattutini, quelli che svegliano Banyat, il suo padrone. Thongdaeng è un elefante solitamente tranquillo che, insieme ai suoi sette compagni, scarrozza i turisti durante il giorno. Questa volta, però, gli elefanti sono tutti quanti stranamente eccitati: addirittura quattro di loro sono riusciti a liberarsi e stanno fuggendo in direzione delle colline. Banyat libera il suo elefante e comprende che qualcosa non va. L'animale sembra terrorizzato. Allora salta sul pullman insieme ai turisti e si allontana dalla costa in tutta fretta. Nell'allontanarsi, dal vetro posteriore dell'automezzo, fa in tempo a vedere l'ondata che avanza, distruggendo tutto. Thongdaeng, con il suo sesto senso, gli ha salvato la vita.
Etologia. L'elefante è, insieme ad altri animali, in grado di percepire ed emettere gli infrasuoni, suoni cioè con una frequenza inferiore ai 20 Hz, la soglia di udibilità umana. L'elefante, come detto, è sia in grado di percepirli, con le sue enormi orecchie, che di emetterli, grazie al medesimo meccanismo usato per emettere i barriti, cioè le fosse nasali e la proboscide. Recentemente però si è scoperto che può percepire e trasmettere gli infrasuoni anche con i piedi, come i suoni trasmessi per esempio da un branco di elefanti mentre cammina, e questa capacità può essere usata come segnale di pericolo. Sotto la zampa dell'elefante vi è una specie di ammortizzatore fatto di tessuto grasso e fibroso, in grado di assorbire l'enorme peso del pachiderma, ma che è anche estremamente sensibile agli infrasuoni, tanto da renderlo in grado di distinguere, a chilometri di distanza, il passo del proprio branco da quello di un branco sconosciuto. La spiegazione dunque della capacità degli elefanti, ma di quasi tutti gli animali, di avvertire la presenza di un terremoto o di un maremoto prima che si manifesti apertamente è legata all'emissione di onde sonore a bassa frequenza, ma probabilmente anche alla fuoriuscita di gas e ad altre modifiche ambientali anomale, avvertite dagli animali molto prima di noi. La presenza di un suono quale quello generato dal terremoto, così diverso dal solito, è in grado di attivare una risposta istintiva di fuga, che in molti casi può salvarci la vita.
Curiosità: gli animali come sentinelle. Le grandi capacità percettive degli animali sono spesso utilizzate dagli uomini per le più diverse esigenze. Inutile parlare del cane, e del suo insostituibile aiuto in tantissime occasioni, compresa la pet therapy, però degli altri animali usati per le loro capacità sensoriali che si può dire? Per esempio, grazie alla sua sensibilità nel rilevare sostanze chimiche tossiche, il pesce persico viene utilizzato in alcune città americane negli acquedotti, come campanello d'allarme per tentativi di avvelenamento delle acque potabili. Oppure in Cina, dove i ricercatori usano i serpenti per percepire precocemente i terremoti, grazie alla loro abilità nell'avvertirlo anche a 120 chilometri di distanza.
- Il gatto antincendio. La prossima è la storia di una gatta e di come salvò una famiglia da un incendio. Timmy, questo il nome dell'animale, vive con i suoi padroni in Australia. Di notte scorrazza per la campagna alla ricerca di prede ma verso le due del mattino fa rientro a casa. Questa volta, al rientro, ad accoglierla c'è un odore pungente e irritante: del fumo fuoriesce dalla casa dei padroni. Ma invece di fuggire, la gatta salta sulla finestra aperta ed entra nella camera da letto, proprio la stanza dalla quale proviene il fumo. Il balzo sul letto, che di solito sveglia i suoi padroni, questa volta non basta, e così Timmy è costretta a piantare gli artigli in faccia per svegliarli. Graffiati in faccia ma salvi.
Etologia. Si sa che gli animali hanno capacità sensoriali, per lo meno alcune, molto più estese e sensibili di quelle umane. Cani e gatti domestici avvertono i pericoli, come quelli derivanti da fumo, molto più velocemente degli umani e, altrettanto velocemente, si danno alla fuga. I gatti, per esempio, hanno quattro volte il numero di cellule olfattive che ha l'uomo e possono udire suoni fino a 65.000 Hz e inoltre, grazie alle vibrisse, possono accorgersi di variazioni di pressione e di temperatura prima ancora di venirne a contatto direttamente. Pur essendo un grande dormiglione che può dormire da 12 a 17 ore al giorno, non dorme mai per molte ore di seguito, ma ha frequenti risvegli. Lo scopo, chiaramente, è quello di essere sempre all'erta, per questo il suo ciclo di sonno dura solo mezz'ora. Ma come si spiega questo comportamento altruistico del gatto, solitamente così solitario e indipendente? Una possibile spiegazione viene dal concetto neotenia, cioè la caratteristica dei gatti domestici di mantenere comportamenti infantili. In questo modo, il rapporto tra padrone e gatto simula quello tra il micio e sua madre, molto intenso. In assenza della madre il gattino miagola e cerca qualcuno, il più delle volte un suo simile, per essere rassicurato. Nel caso dell'incendio, dunque, la percezione dell'odore del fumo avrebbe messo in agitazione la gatta che avrebbe ricercato, ad ogni costo, la rassicurazione del padrone, ottenendola alla fine grazie ai suoi artigli e così salvandogli la vita.
40 capitoli con 40 storie, ma molti di più i protagonisti animali. Anche se in molti casi l'aiuto dai nostri amici animali non viene per un ragionamento come quello che potremmo fare noi ma per la manifestazione di un comportamento istintivo o indotto, poco importa. L'importante è che, molto spesso, possiamo contare più sui nostri animali che su noi stessi. I loro sensi molto più sviluppati e l'assenza di qualsiasi interesse secondario ne fanno degli alleati preziosi e degli amici sinceri. In alcuni casi sono insostituibili, in altri sono una compagnia indispensabile. Due cose sono certe: quasi sempre, hanno molto più loro da perdere conoscendoci e, quasi sempre, molto più noi da guadagnare conoscendoli.
Laetitia Barlerin, Storie incredibili di animali fuori dal comune, Angelo Colla editore 2011
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