I giocattoli più belli del mondo di tutti i tempi

giocattoli abbandonati credit ralphabetsoup

Provocatorio articolo di Jonathan Liu su Wired.com. In piena epoca tecnologica, tra iPod, iPhone, Web qualcosa punto zero, Google Maps e Maps Indoor, insomma nel bel mezzo dell'era digitale, i 5 migliori giocattoli di tutti i tempi The 5 Best Toys of All Time sarebbero questi

• Bastone
• Scatola
• Corda
• Tubo di cartone
• Sporcizia

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Il bastone è proprio un classico, almeno per la mia infanzia, e sicuramente anche per quella di mio padre, mio nonno e il padre di mio nonno e per il giornalista di Wired. Anche se da noi non è così diffuso il baseball, di cui un bel bastone rappresenta  una delle prime rudimentali mazze, è uno strumento prezioso per un sacco di giochi divertenti. A parte l'utilizzo come estensione del proprio braccio, per raggiungere oggetti fuori portata, o per scavare può essere usato anche utilizzando la fantasia, per esempio come lancia o come spada nei giochi di guerra, oppure si possono piantare a terra per delimitare un percorso o uno spazio, oppure per delimitare la porta a calcio. Nella versione inglese esiste anche un libro sui possibili impieghi di un bastone. Per chi fosse curioso qui c'è una limitata anteprima del libro.

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Una scatola di cartone è, parimenti, una fonte di giochi molto versatile, dice Liu. I miei ricordi vanno all'utilizzo abbinato ad un bastone, di cui rappresentavano corazza e spada, ma una scatola è ottima anche per contenere oggetti, perchè si sa che i bambini curiosi sono pieni di oggetti. Quindi scatoline e scatolette sono luoghi ideali per celare e custodire piccoli o grandi segreti. Per la verità ricordo di averla usata anche come casetta di alcuni mici, nonchè la difficoltà, a un certo punto, di metterceli dentro. Abbinato a scatole e scatoloni c'era anche la curiosità di scoprire cosa si celava dentro questi contenitori, magari quelli stipati in soffitta o in cantina, e le continue esclamazioni di sorpresa che dava il trovare qualcosa di eccezionale.

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La corda è l'attrezzo tuttofare per eccellenza. A un certo punto ricordo che volevo imparare a fare i nodi da marinaio e la corda era uno strumento indispensabile. Era poi utilissima anche per legare i prigionieri e per far giocare i gatti, che sembrano avere un'innata preferenza per le cose filiformi che scappano. Un altro uso, che coinvolgeva anche dei tubi di cartone, chiusi sul fondo, e una cordicella tesa, era il classico e primordiale telefono, anche se era difficile dire se funzionasse, a causa della brevità del cavo (sentivi cosa diceva l'altro non perchè il suono corresse lungo il filo ma perchè era vicino), comunque era pur sempre divertente. Altra serie di utilizzi classici di una corda riguarda il legare insieme oggetti: il bello, in questa come nelle altre attività elencate, non è tanto la funzionalità piena del risultato quanto la sfida di costruire qualcosa. E' di secondaria importanza che poi l'oggetto creato funzioni più o meno bene, l'importante è l'impegno per costruirlo e il riuscirci. Così, tanto per fare un esempio, utilizzando due bastoni, uno lungo e uno corto, la corda serviva per legarli strettamente incrociati in modo da formare una spada con l'elsa, operazione che non sempre aveva buon esito, specialmente all'atto pratico, ma la soddisfazione per aver completato l'opera era grande. Infine, come si dice last but not least, la corda serve per saltare la corda, un evergreen dei giochi.

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Un tubo di cartone era un oggetto, almeno per la mia infanzia (o meglio, per quello che ricordo), già più difficile da trovare. In generale servono ad avvolgere carte, tessuti, pellicole adesive e, di recente, film di alluminio o cellophane o carta da cucina. Anche qui devo dire che concordo con Liu: quando capitava tra le mani  un tubo di cartone, l'uso principale era come cannocchiale. Per gli americani, il tubo di cartone è un valido (più valido del bastone, a patto di trovarlo grande abbastanza) sostituto della mazza da baseball. Quanto ad altri possibili utilizzi, mi vengono in mente anche dei rudimentali pattini a rotelle, previo ausilio degli oggetti elencati sopra.

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La sporcizia, ovvero il giocare a terra senza curarsi dello sporco anzi giocandoci, è attività primaria dei bambini piccoli, grandi manipolatori ed esploratori, mentre è una conseguenza -secondaria- delle attività dei più grandicelli, come correre, arrampicarsi, costruire. In un articolo del New York Times citato da Liu, dal titolo A little dirt is good for you, si afferma che un po' di sporcizia sarebbe utile nella formazione di un efficiente sistema immunitario

In studies of what is called the hygiene hypothesis, researchers are concluding that organisms like the millions of bacteria, viruses and especially worms that enter the body along with “dirt” spur the development of a healthy immune system. Several continuing studies suggest that worms may help to redirect an immune system that has gone awry and resulted in autoimmune disorders, allergies and asthma.

Conoscenza implicita dei piccoli, selezione di comportamenti utili o semplice ignoranza dei principi igienici? Lascio per il momento in sospeso la questione dell'utilità vera o presunta di un po' di sporcizia per la nostra salute e concludo questo veloce esame dei giochi poveri, in termini di costo, ma ricchi, in termini di fantasia. Sono e sono stati più o meno utili dei sofisticati (e già pronti)  giochi moderni? Costruire il proprio giocattolo invece di trovarlo già pronto, fornisce un vantaggio dal punto di vista dello sviluppo della creatività, della personalità, della disposizione ad affrontare e risolvere i problemi oppure il mezzo è indifferente e anche i giochi e videogiochi moderni hanno la medesima funzione e l'identico risultato? Anche questo è un tema interessante che meriterebbe maggiore approfondimento.