Dice proprio così Renzo Bossi (a quel che riporta l'Ansa): "Mi dissocio completamente da quel diploma universitario" [Ansa]. E continua: " Non sono mai stato in Albania, non parlo l'albanese, non ho mai vantato titoli accademici e non sono mai stato a conoscenza di quel documento" [Ansa cit.].
Un altro di quegli eventi a sua insaputa oppure un falso? E perchè prepararlo così in anticipo? La presunta laurea risalirebbe infatti al settembre 2010, dunque bisogna immaginare, eventualmente, che già da quella data qualcuno si sarebbe attivato per fornire una laurea a Renzo Bossi (per quale motivo?), a quanto dice lui a sua insaputa, un po' com'è accaduto al padre con i lavori alla villa. Dunque, se non è il figlio è comunque un sistema che si adopera per fornire diplomi. A questo punto, se sono vere le dichiarazioni di Bossi junior che lui non ne sapeva niente nè, quindi, ha mai studiato o frequentato, se il documento è comunque vero la responsabilità passa a qualcuno all'interno della Lega: se non è zuppa è pan bagnato. In caso contrario mente, non ha frequentato, ma sapeva.
In ogni caso, quel diploma è una patata bollente, a meno di non immaginare, in tempi così precoci, che qualcuno possa aver preparato falsi documenti da usare in seguito per qualche motivo come discredito .
Nel contempo spunta una lettera di un certo Riccardo, ritrovata sempre tra le carte di Belsito, che secondo quanto riporta il Fatto gli inquirenti assocerebbero all'altro figlio di Bossi, che comincia:“Caro Francesco, ti elenco i pagamenti a cui devo fare fronte al 31 gennaio 2011″ [Il Fatto]. La lista della spesa, insomma.
A parte l'episodio specifico (o gli episodi), resta un sapore amaro, l'intuizione di un mondo, la fotografia di una realtà terra terra, brutalmente priva di ideali: è questa la politica?
Ma no, che dici? ce l'hanno un ideale: arricchirsi quanto più possibile!
RispondiEliminaMi ricorda un politico spagnolo di qualche anno fa, che aveva tranquillamente (non "candidamente", è sempre stato un volpone) ammesso di essere entrato in politica "para forrarse" (= per foderarsi, imbottirsi, sottinteso "di soldi").
Già. Bruna, io non vorrei fare due errori: uno, considerare l'Italia come espressione della politica tout court, invece probabilmente è solo espressione della politica italiana; due, ritenere che questa espressione dell'Italia sia in realtà espressione di una certa Italia, non di tutta.
Elimina