giovedì 30 agosto 2012

Festival della Mente di Sarzana: IX edizione 31 agosto-2 settembre 2012

Prende il via domani la IX edizione del Festival della Mente di Sarzana il primo appuntamento europeo, come lo definiscono sul sito, dedicato alla creatività, parola onnicomprensiva ma dal dolce suono. Ma cos'è il Festival della Mente, in definitiva e di che parla?
Parlare di creatività e processi creativi in un anno così difficile, da tutti i punti di vista, è per noi che organizziamo il Festival della Mente da nove anni, un'occasione ancora più importante e impegnativa, attraverso la quale tenere attivo un presidio di confronto e condivisione. Che cosa più della cultura, della creatività, dell'impegno intellettuale può aiutarci a decodificare quanto sta succedendo, a cambiare – anche di poco – una realtà in cui non ci si riconosce più, a darci una nuova tensione positiva? Ecco dunque che, arrivato alla nona edizione, il Festival della Mente, il primo festival di approfondimento culturale europeo dedicato ai processi creativi, che ha visto circa 500 eventi realizzati nelle precedenti edizioni, rinnova il suo impegno con un programma che qui è presentato.  


La direttrice Giulia Cogoli ha lavorato con alcuni dei più significativi pensatori e intellettuali italiani e stranieri per realizzare incontri, lezioni, spettacoli, concerti, workshop rivolti a un pubblico desideroso di approfondire, come le oltre quarantamila presenze che ogni anno animano la tre giorni sarzanese. Sarà un festival per tutti, per i bambini e i ragazzi innanzi tutto – con quasi 50 eventi appositamente realizzati per loro – e per gli adulti di tutte le età che ogni edizione arrivano da tutta Italia. Si parlerà di scrittura, musica, scienze, storia, linguistica, psicoanalisi, filosofia, neuroscienze, arte, paesaggio, società, teatro, cibo, botanica e molto altro. Siamo curiosi e sempre a caccia di storie, esperienze, ricerche ed eccellenze, quelle rappresentate dai nostri relatori, che si offrono a presentare e raccontare il loro lavoro e il loro approccio e metodo creativo, sempre con un linguaggio accessibile a tutti. Sfogliando il programma troverete un filo conduttore, che si può riassumere nella conoscenza come valore assoluto e imprescindibile. Non c'è futuro, non c'è democrazia, non c'è possibilità di miglioramento senza la garanzia dell'accesso alla cultura e la diffusione della conoscenza. Questo è il senso del Festival della Mente e questo troverà chi verrà a condividere tre giorni davvero speciali, realizzati grazie alla fiducia e al supporto della Fondazione Carispe e del Comune di Sarzana.
 Nel dare un'occhiata fugace agli approfondimenti del programma mi sono imbattuto in alcuni eventi. Per esempio questo Giulia Lazzarini  - MURI. Prima e dopo Basaglia, 31 agosto ore 21:30. Basaglia indica chiaramente la legge che dal grande psichiatra prende nome. 
La toccante rappresentazione, su testo e regia di Renato Sarti, tratta dalla testimonianza di un'infermiera casualmente entrata a lavorare nel manicomio di Trieste. Camicie di forza, lobotomia, elettroshock, questo era il manicomio prima della legge Basaglia: un luogo di isolamento in cui si perpetrava ogni tipo di violenza e di tortura. Poi il cambiamento. La mansione principale del personale ospedaliero non era più soltanto il custodire, ma il confrontarsi, il dialogare, l'ascoltare: inevitabilmente si metteva in moto uno strano meccanismo, in cui il confine che separa la normalità dalla follia rivelava tutta la sua precarietà. Con impalpabile leggerezza e stupefacente densità espressiva Giulia Lazzarini porta in scena la figura di un'infermiera, una persona semplice, che prende coscienza del significato e del valore umano, prima ancora che scientifico, della rivoluzione di quel medico atipico.
Oppure questa rivalutazione del dolore di Anna Salvo  - Il dolore è un cannocchiale che porta lo sguardo lontano.
Spesso si pensa al dolore come a qualcosa che pietrifica e blocca. Talvolta, tuttavia, la sofferenza è un’apertura, un passaggio capace di produrre nuovi sguardi, su noi stessi, sugli altri, con la possibilità di vedere ciò che prima non coglievamo.
O anche la pur sempre sconveniente scoperta della nostra parentela avicola: Telmo Pievani, Fedrico Taddia - Perché siamo parenti delle galline?
L'Homo sapiens ha vinto un talent show per superare l’Homo erectus? Perché l’uomo e la banana non sono poi così diversi? L’evoluzione è il grande gioco della vita, niente di meglio che giocare per capire l’evoluzione e le sue mille bizzarrie. Tra parenti inattesi, viaggi avventurosi e dinosauri mai estinti si parla della storia della specie umana… senza prendersi troppo sul serio.
Ma non ci sono solo Basaglia, dolore e galline al Festival. Sono circa 60 gli eventi durante i tre giorni dell'evento, consultabili nel programma, anche in pdf.



imagecredit festivaldellamente.it

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