domenica 10 febbraio 2013

Quanto lavorano i parlamentari: Camere Aperte 2013

Pur se a volte meno importante di quello qualitativo anche l'aspetto quantitativo ha la sua importanza. Spesso, non tenerne conto, significa assegnare unicamente all'autovalutazione del singolo il giudizio sul proprio operato. E questo può condurre a valutazioni imprecise quando non chiaramente false. Non è esente da questo genere di condizione, anzi  ne è più d'altre bisognosa, quella categoria di dipendenti pubblici che va sotto il nome di classe politica. Parlo espressamente dei parlamentari, i rappresentanti del popolo e dei membri del Governo.
Open Polis, l'associazione no-profit che si occupa del giornalismo basato sui dati e della trasparenza della cosa pubblica, fa uscire la terza edizione di Camere Aperte, un'analisi quantitativa ma anche qualitativa sull'attività di Parlamento e Governo.

Il rapporto è disponibile qui, Camere Aperte 2013, e copre la XVI legislatura, dall'aprile 2008 al dicembre 2012.

Il prezioso lavoro svolto da Open Polis, che si avvale del contributo di tantissimi collaboratori esterni che si impegnano a monitorare una legge o seguire un parlamentare, ha prodotto nel tempo una serie di interessanti dati sull'attività dei nostri parlamentari. Per esempio le classifiche di produttività, le presenze e le assenze, o anche i cambi di gruppo parlamentare oppure l'attività legislativa di Governo e Parlamento.

Produttività. Se si considera l'indice di produttività, indice che tiene conto dell'attività del singolo politico basato su alcuni parametri ai quali viene assegnato un punteggio (vedi grafica in fondo all'articolo), i risultati sono questi:


mentre i parlamentari meno produttivi, forse perchè impegnati in altro modo, sono:


Leggi varate. Ma non è solo l'attività del Parlamento quella monitorata. Anche quella del Governo è seguita con particolare cura. Un'analisi quantitativa del numero delle ore lavorate dai parlamentari e della leggi varate ogni anno fa emergere che, durante il governo dei tecnici, la produttività legislativa è aumentata considerevolmente mentre per quanto riguarda le ore lavorate si è registrata un'inversione tra Camera e Senato da Berlusconi a Monti:

  • 110 leggi varate - Governo Monti 2012       - ore Camera 1.995- ore Senato 2.717
  • 73 leggi varate  - Governo Berlusconi 2011 - ore Camera 2.2716- ore Senato 2.228
  • 73 leggi varate  -  "           "   2010               - ore Camera 2.779- ore Senato 2.325
  • 87 leggi varate  -  "           "   2009               - ore Camera 2.771 - ore Senato 2.268
  • 44 leggi varate  -  "           "   2008               - ore Camera 3.279 - ore Senato 1.387
Leggi. Oppure che durante il Governo Monti, il Parlamento, come percentuale di leggi di iniziativa parlamentare, è stato molto più attivo che non durante il Governo Berlusconi:



Fiducia e sfiducia. C'è poi un'interessante contrapposizione fiducia-sfiducia: da una parte il record di Monti di 49 fiducie  chieste (contro 47 dei 4 anni precedenti) e dall'altra il quasi record di sfiducie negate (e respinte) contro politici, 4 volte contro Nicola Cosentino, 1 contro Giacomo Caliendo, 1 contro il Governo, 1 contro Roberto Calderoli, 2 contro Sandro Bondi, 1 contro Saverio Romano, 1 contro Corrado Passera e 1 contro Elsa Fornero.

Si scopre anche, per esempio, che tra i primi 22 deputati che hanno sostenuto maggiormente il Governo Monti, 20 sono del PD, che addirittura diventano 21 se si considerano i senatori.

Interrogazioni. Altra interessante statistica è quella riguardante le risposte dei ministri alle interrogazioni parlamentari. Risulta che quello che ha risposto maggiormente è il Ministro degli Esteri Frattini, il 73,45% delle volte, seguito dal suo omologo Terzi con il 67,10% delle volte e che quello che ha risposto  meno è Monti, con il 14,89% delle risposte, addirittura meno ancora di Berlusconi che si è presentato a rispondere il 24,21% delle volte.

Gruppi parlamentari. Interessante, per finire, anche i cambi di gruppo parlamentare avvenuti durante la legislatura. Il salasso maggiore lo subisce chiaramente il PdL con 77 deputati persi, la maggior parte confluita nel gruppo Misto, e 34 senatori. Il conteggio è leggermente attenuato da 7 deputati guadagnati e altrettanti senatori. Alla fine sono stati 179 i deputati e senatori che hanno cambiato partito e che si sono spostati dal gruppo iniziale a un altro.

Molto interessante dunque questo rapporto Camere Aperte 2013 e ancora più interessante è il sito Open Parlamento, per la possibilità di seguire in maniera ancora più analitica tutta l'attività del Parlamento e dei suoi membri perchè, come si afferma nell'introduzione al rapporto
I dati sono importanti per la democrazia. La loro quantità, qualità, facilità di accesso e diffusione forniscono una misura dell'apertura democratica di una società e la possibilità per i cittadini di esercitare un controllo sul potere, senza il quale non potrà esserci possibilità di recupero di quel minimo di fiducia indispensabile per contrastare la crisi devastante della politica.


Parametri per l'assegnazione dei punteggi per la produttività

credits Open Polis

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