Nuove strategie di comunicazione che coinvolgono, campagne di informazione che colpiscono, non solo per stupire ma per bucare il muro dell'indifferenza, per aprire il varco alla conoscenza, per dare voce.
Questo è Voiceless Eyes, che l'agenzia 84.Paris ha realizzato per Reporter without borders. E perchè non sembri solo retorica (valga, come promemoria, la recente liberazione dei quattro giornalisti in Siria):
In 2012, approximately half of the world’s population is still denied access to free information. Each day, journalists are kidnapped or arrested when they do not go missing in areas of the world where freedom of information is restricted.
Puoi combattere solo ciò che conosci, questa potrebbe essere l'idea dietro la creazione di nuove campagne informative. In questo caso l'oggetto della campagna è l'informazione stessa, perchè un mondo dove non c'è informazione è un mondo dove le cose, anche se avvengono veramente, è come se non accadessero.
L'idea è nata nel dicembre 2012 ed è una specie di atto censorio simbolico, tapparsi la bocca con la mano, che permette di avere accesso a una serie di fotografie inedite:
RSF launched Voiceless Eyes, a unique digital device enabling users to discover a previously unreleased set of international reporters’ pictures. As the users connect to the device by turning on their webcam, they become part of the different photographs. After a few seconds, the users are asked to hide their mouth with their hand, a symbolic gesture for censorship and lack of freedom of speech.
Performing this gesture automatically censors the pictures by erasing the vital elements for understanding the information. The campaign catchphrase then appears on the screen: “How can you see the truth when it cannot be told?”. The users themselves trigger censorship.
By silencing themselves, they understand the lack of freedom of speech and therefore the lack of truth on the screen. France Presse Agency has been collaborating on the project by delivering the most striking snapshots of these past few years.
[visto su internazionale.it]
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