martedì 4 giugno 2013

Governo: commissariamento per l'Ilva. Bozza del decreto e audizione del Ministro Zanonato

Dopo le recenti vicende del maxi sequestro dei beni della famiglia Riva e delle dimissioni del consiglio di amministrazione dell'Ilva, il Governo corre ai ripari e presenta un decreto sul commissariamento straordinario per 3 anni:
dell'impresa, esercitata anche in forma di società, che gestisca almeno uno stabilimento di interesse strategico nazionale ai sensi dell'art. 1 del decreto legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231, la cui attività produttiva abbia comportato e comporti pericoli gravi e rilevanti per l'integrità dell'ambiente e della salute a causa della inosservanza, contestata dalle Autorità competenti, dell'autorizzazione integrata ambientale, di seguito anche "Aia", o di altre disposizioni a tutela dell'ambiente e della salute.[vedi bozza decreto su Repubblica]

In pratica un altro decreto su misura Ilva, come lo era stato il precedente del Governo Monti per ovviare al sequestro del giudice che aveva bloccato la produzione. Questa volta però, oltre che per continuare la produzione, il cui blocco porterebbe  danni per quasi 8 miliardi, come annuncia il Ministro Zanonato in audizione alla Camera, anche per commissariare l'azienda che non rispetta gli accordi contenuti nell'Aia sulla messa in sicurezza degli impianti:

Il costo di un'eventuale chiusura dell'impianto avrebbe conseguenze negative gravi sul piano economico e, comunque, determinerebbe il consolidamento di una situazione che, secondo i magistrati di Taranto, è da considerarsi di disastro ambientale. L'impatto economico negativo è stato valutato attorno ad oltre 8 miliardi di euro annui, imputabili per circa 6 miliardi alla crescita delle importazioni, per 1,2 miliardi al sostegno al reddito ed ai minori introiti per l'amministrazione pubblica e per circa 500 milioni in termini di minore capacità di spesa per il territorio direttamente interessato.
Come commissario, ancora una volta, si pensa a Enrico Bondi, già dimissionario dal consiglio di amministrazione. La proposta del commissariamento raccoglie il consenso del Pd e di Sel:
  MICHELE PELILLO. Ma per fare questo il PD ritiene che la proprietà dell'Ilva non sia più in grado di offrire alcuna garanzia. Pertanto chiede al Governo, pur conscio della particolare fattispecie giuridica, di assumere l'iniziativa più adeguata per affidare ad una autorità terza il compito di ottemperare a tutte le prescrizioni previste dalla suddetta autorizzazione integrata ambientale, il tutto, signor Ministro, nella garanzia della continuità della produzione (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà).[audizione cit.]

Meno convinti i deputati del M5S, che sono per soluzioni più drastiche:
 Se le prescrizioni non sono rispettate – e non lo sono –, allora questo significa che le cause che portano allo stato di malattia e morte non sono rimosse; in ogni caso, chi crede che l'applicazione dell'AIA risolverà i problemi di salute si illude. In un'analisi sul primo rapporto della valutazione del danno sanitario redatto dall'ARPA Puglia, si apprende che i rischi verrebbero dimezzati, non eliminati. Inoltre, il rapporto esamina i rischi tumorali legati alla sola inalazione, non quelli connessi all'ingestione di alimenti, e i rischi per soggetti adulti, non per i bambini. Si dimezzano i condannati a morte dal profitto privato: i morti non sono un vantaggio competitivo. 
[...]  DIEGO DE LORENZIS. Concludo. Si preveda lo spegnimento immediato della parte più inquinante, l'area a caldo, esattamente come è avvenuto a Genova, garantendo il diritto di reddito ai lavoratori. Il Governo ha il dovere, soprattutto morale, di valutare altri scenari con i cittadini, perché tutto l'acciaio del mondo non vale la vita di un singolo bambino (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
 Intanto il Consiglio dei Ministri del 4 giugno varerà un decreto legge, di cui è possibile leggere una bozza su Repubblica, cucito appositamente per l'Ilva. Ma sarà sufficiente, nel senso che potrà garantire sia la sicurezza per i cittadini di Taranto che la produzione? Qui è disponibile l'audizione alla Camera del Ministro Zanonato.
 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...