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- Bollo transazioni finanziarie 3,421 miliardi
- Accise carburanti 3,321 miliardi
- Acconti riserve assicurazioni 1,371 miliardi
- Riduzioni agevolazioni auto aziendali 1,493 miliardi
- Mancato differimento imposte sostitutive 1,469 miliardi
- Altri interventi 3,883 miliardi
Il che si tradurrà, come detto, in un maggior esborso per i cittadini di 4,577 miliardi nel 2013, di 5,425 miliardi nel 2014 e di 4,955 miliardi nel 2015. A leggere queste cifre, se vere, viene da chiedersi come facciano gli italiani ancora a sostenere un minimo di consumo interno. Il presidente di Unimpresa chiude il comunicato stampa con queste parole, condivisibili:
“Con questi dati vogliamo lanciare un appello al Governo: basta agire sulla pressione fiscale, che va assolutamente abbassata a non può essere ulteriormente aumentata. La nostra analisi non tiene conto dell’imminente inasprimento dell’Iva che tra 30 giorni, salvo miracoli, salirà dal 21% al 22%. Noi diciamo basta. Alle imprese e alle famiglie serve un segnale forte e questo segnale deve arrivare proprio dall’approvazione di un piano serio per la riduzione del carico tributario. Se ne parla tanto, ma per ora mancano i fatti”.
Altro che presidenzialismo.
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