Dopo aver introdotto l'argomento qualche mese fa vi propongo il testo del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici ovvero il D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, che è entrato in vigore il 19 giugno 2013.
A voi, ma anche a me, il divertimento di verificarne la messa in pratica. Di seguito alcuni estratti mentre al link qui sopra l'intero D.P.R.
Principi generali1. Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione condisciplina ed onore e conformando la propria condotta ai principi dibuon andamento e imparzialita' dell'azione amministrativa. Ildipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge,perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o deipoteri di cui e' titolare.2. Il dipendente rispetta altresi' i principi di integrita',correttezza, buona fede, proporzionalita', obiettivita', trasparenza,equita' e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza eimparzialita', astenendosi in caso di conflitto di interessi.3. Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cuidispone per ragioni di ufficio, evita situazioni e comportamenti chepossano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agliinteressi o all'immagine della pubblica amministrazione. Prerogativee poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalita' diinteresse generale per le quali sono stati conferiti.4. Il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azioneamministrativa alla massima economicita', efficienza ed efficacia. Lagestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delleattivita' amministrative deve seguire una logica di contenimento deicosti, che non pregiudichi la qualita' dei risultati.5. Nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, ildipendente assicura la piena parita' di trattamento a parita' dicondizioni, astenendosi, altresi', da azioni arbitrarie che abbianoeffetti negativi sui destinatari dell'azione amministrativa o checomportino discriminazioni basate su sesso, nazionalita', origineetnica, caratteristiche genetiche, lingua, religione o credo,convinzioni personali o politiche, appartenenza a una minoranzanazionale, disabilita', condizioni sociali o di salute, eta' eorientamento sessuale o su altri diversi fattori.6. Il dipendente dimostra la massima disponibilita' ecollaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni,assicurando lo scambio e la trasmissione delle informazioni e deidati in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto dellanormativa vigente.
Ecco volevo scrivere proprio quello che hai espresso nella prefaziona al post. Dopo che si è verificata l'omessa pratica di queste norme, il più delle volte il dirigente fa lo struzzo e mette la testa sotto la sabbia, e il dipendente pubblico, esperto "indipendente" di maleducazione, continua a imperare sovrano...
RispondiEliminaVero, ma è anche giusto ricordare che non può essere un giudizio collettivo su tutta la categoria (non l'hai detto) e che ricordiamo di più le cose negative di quelle positive
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