
"Niente da dichiarare?""Stanno tutti bene""Gli equilibristi""Rischiose abitudini""Rischio totale""Non siamo angeli""L'industriale""Metropolis"
La più alta pericolosità fiscale è la "Niente da dichiarare?" che riguarda alcune province del centro-sud mentre la più bassa pericolosità fiscale è "Stanno tutti bene", che riguarda il centro-nord compresa quella Cortina in provincia di Belluno che tanto spazio ha preso in passato e recentemente per via degli scontrini non fatti e il recupero di 2 milioni. Diciamo che, grossolanamente, a un primo esame la pericolosità fiscale, secondo questa mappa, è inversamente proporzionale al tenore di vita: dove è basso il tenore è alta la pericolosità e viceversa.
La mappa o database, è stata creata dall'Agenzia utilizzando 245 variabili in 7 aree tematiche, queste:
1. Dimensione del bacino2. Pericolosità fiscale3. Pericolosità sociale4. Tenore di vita5. Struttura produttiva6. Tecnologia e servizi7. Infrastrutture di trasporto
Sulle base di questa analisi, e previo riscontro qualitativo e di correlazione, hanno individuato 36 variabili sulle quali è stato costruito il database, la mappa di pericolosità (ovvero evasione) fiscale dell'Italia.
Scopo di tutto questo? Recuperare quei famosi 90 miliardi che secondo Befera mancherebbero all'appello (tax-gap) sapendo dove andare a cercarli, ovverosia mirando i controlli. Resta da vedere, come considerazione finale, se dove il tenore è alto e la pericolosità bassa l'ammontare dell'evasione è inferiore o superiore a dove il tenore è basso e la pericolosità è alta così, tanto per non sprecare l'attenzione del fisco.
credits agenziaentrate.gov
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