lunedì 30 settembre 2013

La balla di Letta su Grillo e l'attuale legge elettorale

Se questa è la politica si capisce perchè la gente perde la fiducia. Il Presidente del Consiglio Letta dice una balla durante la trasmissione di Fazio Che tempo che fa, e cioè che lui sarebbe favorevole al ritorno del mattarellum, e questo senza invocare il fatto che non poteva non sapere perchè nè è lui stesso l'autore -cioè il suo voto contrario alla Camera- .
Per chi voglia verificarlo personalmente, dal minuto 26:00 circa si possono ascoltare in sequenza le parole di Letta che, per comodità, ho trascritto qui sotto.



Letta: "Ma perchè i partiti non hanno fatto la legge elettorale?Attenzione: c'è bisogno di creare un consenso per la legge elettorale. Il mio partito, il Pd, è sempre stato favorevole per esempio al Mattarellum, ed io stesso guardo molto positivamente al Mattarellum, peccato che Grillo abbia detto che lui vuole mantenere l'attuale legge elettorale oppure avere un proporzionale, peccato che il PdL non voglia il Mattarellum, c'è bisogno di una maggioranza per cambiare la legge elettorale..."


La balla non è difficile da smascherare, ed è quello che fa Grillo sul suo blog. Il governo era tanto convinto del ritorno al mattarellum che, secondo quanto riporta il Presidente della Camera, aveva invitato il deputato Pd Giachetti a ritirare la mozione, rendendo così scontata la sua bocciatura

 PRESIDENTE. Passiamo ai voti. 
  Avverto che, secondo la prassi, le mozioni e le risoluzioni saranno poste in votazione per le parti non assorbite e non precluse dalle precedenti votazioni. 
  Avverto altresì che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico. 
  Passiamo alla mozione Giachetti ed altri n. 1-00053, su cui il Governo ha formulato un invito al ritiro; poiché il deputato Giachetti ha mantenuto la mozione, passiamo ai voti. 
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla mozione Giachetti ed altri n. 1-00053, non accettata dal Governo.[resoconto stenografico]
La mozione Giachetti 1-00053,quella riguardante appunto il ritorno al mattarellum, raccoglie infatti i voti favorevoli solo del M5S e di Sel e del solitario Giachetti per il Pd. In questa pagina di Open Parlamento si può avere una visione completa del voto di tutti i parlamentari, compreso Letta, che è contrario. Questo è il collegamento alla fonte ufficiale della Camera. Ecco uno screenshot riassuntivo.


A suo tempo, alla mozione di Giachetti che mirava  a reintrodurre il mattarellum e cancellare il porcellum, tutto il Pd compreso Letta ha votato contro, come del resto ha fatto il PdL. Gli unici voti a favore sono stati quelli del M5S e di Sel, e di Giachetti. Se quella mozione fosse stata approvata ora avremmo una legge elettorale diversa dal porcellum. I responsabili del mantenimento del porcellum sono dunque Pd e PdL.

Sulla replica di Letta  su Facebook, che tra l'altro cita pure male il post di Grillo, il Presidente del Consiglio modifica a suo piacere le parole di Grillo. Questo è il post al quale fa riferimento. Grillo teme che la legge elettorale che Pd e PdL vogliono approvare sia studiata apposta  per sfavorire il M5S, per questo invoca elezioni subito
Loro lo sanno e, improvvisamente, dopo quasi otto anni di letargo sul Porcellum hanno fretta, molta fretta di cambiarlo. Sanno che con il Porcellum il rischio che il M5S vinca le elezioni e vada al governo è altissimo. [...] La riforma della Costituzione può adesso attendere, per la casta, ora, è fondamentale una legge elettorale contro il M5S che, va ricordato, è il primo movimento del Paese, primo di ogni partito per numero di voti. Non deve avere la possibilità di vincere!
Questa cosa sulla legge elettorale contro il M5S può essere realtà o fantasia, ma è comunque ben diverso dal dire che Grillo vuole il porcellum, anche perchè non si capirebbe come mai il M5S abbia votato per cancellarlo. Grillo vuole 
cambiare la legge elettorale, ma per attuare la democrazia diretta vuole inserire il voto di preferenza, il vincolo di mandato, l'abolizione del voto segreto, la possibilità di sfiduciare l'eletto da parte del collegio elettorale (come avviene in parte negli Stati Uniti), l'obbligo dell'attuazione del programma elettorale, l'esclusione automatica di ogni politico condannato in via definitiva, la ratifica attraverso un referendum della nuova legge elettorale e l'inserimento di questa nella Costituzione in modo che non possa essere modificata a piacimento dai partiti per perpetuare il loro potere.
Ed è sempre nel timore di una legge elettorale che possa essere studiata per farli perdere che sono da intendere le parole che concludono il post
La legge elettorale la cambierà il M5S quando sarà al governo, loro il Porcellum lo hanno tenuto ben stretto perché, comunque andasse, che fosse il pdl o il pdmenoelle a vincere, vinceva sempre il banco.
A questo Letta ribatte che è vero che lui e il suo partito hanno votato contro la mozione di Giachetti, pur essendone favorevoli, ma solo perchè è troppo circoscritta:
La mozione Giachetti è stata contestata – nel metodo, non nel merito – dal PD perché focalizzava l’attenzione (e precipitava il confronto) solo sulla legge elettorale, mentre il dibattito urgente e necessario doveva riguardare l’intera materia delle riforme istituzionali per il cambiamento dell’articolo 138 della Costituzione.
Questo può essere pure comprensibile ma per voler troppo magari si finisce per riandare al voto con il porcellum, salvo poi addossarne la responsabilità ad altri. Grillo vuole andare al voto, e anche questo è comprensibile. Che avesse voglia di cambiare il porcellum è dimostrato dal voto compatto del M5S a favore della mozione Giachetti. Che adesso tema che la nuova legge elettorale possa essere fatta per danneggiarlo può far parte, come detto,  del mondo della realtà o della fantasia, ma è normale che chi sta all'opposizione e assiste a questi spettacoli chieda di andare subito a votare. Da questo dedurne che Grillo vuole il porcellum mi sembra un'impresa più ardita di una passeggiata nello spazio.

Vi è dunque una bella differenza tra quanto detto dal Presidente del Consiglio e la realtà dei fatti. Se questo è il modo di agire usuale dei politici, la fiducia nelle istituzioni non tornerà mai. A meno che non si cambi tutto.

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