mercoledì 21 aprile 2010

Raggiunto il massimo? la memoria e i suoi limiti

Dice che Chao Lu riesce a ricordare 67.890 cifre del pi greco, suppongo 3 escluso, e che  impiega circa 1000 ore per ricordare 40.000 cifre. Il giornalista si lancia in una previsione azzardata e dice che se uno comincia a 20 anni e ricorda per 12 ore al giorno (tutti i santi giorni) a 70 avrà memorizzato 8.760.000 cifre (sempre se sopravvive).
Sembra che i grandi mnemonisti usino associare gruppi di circa 4 cifre a un'immagine, tipo un volto, un oggetto e così costruiscono questo album fotografico, una storia fatta di immagini alle quali sono associati i numeri.
Si sarà raggiunta la massima capacità mnemonica umana?
A questo riguardo, l'articolista, cita un lavoro di  Thomas Landauer (dei Bell Communications Research) del 1986, il quale avrebbe stimato questa capacità della memoria umana in 125 Megabytes, dice l'equivalente di 100 Moby Dick (balene escluse).

7 commenti:

  1. E' una cosa che mi sono sempre chiesto: quanta memoria possiamo immagazzinare? Io mi sono reso conto che le mie capacità mnemoniche si stanno riducendo con l'età (ma è fisiologico). Quello che mi fa paura è che immagazzino centinaia di dati sulla geografia, storia, politica, scienza ma spesso perdo dati che riguardano la mia vita quotidiana. Ho difficoltà a ricordare episodi di 5-10 anni fa, perfino di un mese fa. Sono due tipi di memorie differenti o cosa?

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  2. Bella domanda Fabri. La stima del nostro mi sembra in difetto anche se in letteratura altri parlano di simili ordini di grandezza. C'è difficoltà a definire in modo unitario la memoria. Considera però che, per esempio, in un famoso caso presentato da Lurja, lo mnemonista studiato per tanti anni, insieme a una memoria prodigiosa aveva alcuni problemi cognitivi.
    In generale non è possibile fissare a lungo niente nella memoria se non intervengono fattori facilitanti, quella che genericamente si chiama memoria a lungo termine. Probabilmente scordi cose del tuo passato a contenuto emotivo neutro, le altre, quelle emotivamente importanti, pur se non rivisitate spesso, rimangono sotto forma sia di sensazione generica che di ricordo localizzato e dettagliato. Ricordo però uno studio in cui si correlava la memoria inversamente alla creatività e all'elasticità. In generale ricordare episodi della propria vita fa parte di quella che è definita memoria autobiografica che fa parte della memoria episodica la quale rientra nella memoria esplicita.
    Ricordare ciò che si studia fa parte sempre della memoria esplicita, sottogruppo memoria semantica. I meccanismi sono simili, diversamente da quella definita memoria implicita, che ha a che fare con quello che impara il corpo (tipo andare in bici ecc).
    Secondo me, i contenuti emotivi diciamo più neutri, competono con altri contenuti sempre a livello esplicito.
    E comunque, mia opinione, un ricordo emotivo del nostro passato resta sempre, però non è simile a un film, per esempio.

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  3. Ecco io ho poca memoria autobiografica. I miei amici e i miei familiari sanno della mia vita più di quanto ne sappia io. Il fatto è che mi dimentico anche degli episodi emotivamente non neutri. Ma ho una memoria eccezionale per quanto riguarda tutto il resto. Ho una mappa mentale molto dettagliata della storia, della scienza, della geografia e della politica e di tutti i miei interessi. Insomma sarei bravissimo a chi vuol essere milionario ma non saprei vivere la mia vita di tutti i giorni, visto che dimentico tutto quello che mi è successo.
    Quello che penso spesso è che immagazzinando questi ricordi enciclopedici non sto facendo altro che togliere spazio a quelli autobiografici. Insomma sto perdendo i ricordi della mia vita?

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  4. Questa interferenza ha sicuramente un significato. Ma allo stesso modo dimentichi ricordi positivi e negativi? Se vuoi farti un'idea, ma certamente la conosci, c'è la pagina inglese di wiki, http://en.wikipedia.org/wiki/Autobiographical_memory
    La tua tesi è giusta per quello che riguarda eventualmente le caratteristiche esplicite ma non dovrebbe intaccare il ricordo emotivo, che è pur sempre una ricostruzione di tutta la tua vita, come se fosse presente istantaneamente.
    I ricordi, come tutte le conoscenze apprese, si rinforzano rivivendoli, e quindi il modo migliore è quello, magari facendosi aiutare da chi ha più memoria o da un bel libro di foto ricordo! Anche la memoria autobiografica va esercitata.

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  5. Questa interferenza ha sicuramente un significato. Ma allo stesso modo dimentichi ricordi positivi e negativi? Se vuoi farti un'idea, ma certamente la conosci, c'è la pagina inglese di wiki, http://en.wikipedia.org/wiki/Autobiographical_memory
    La tua tesi è giusta per quello che riguarda eventualmente le caratteristiche esplicite ma non dovrebbe intaccare il ricordo emotivo, che è pur sempre una ricostruzione di tutta la tua vita, come se fosse presente istantaneamente.
    I ricordi, come tutte le conoscenze apprese, si rinforzano rivivendoli, e quindi il modo migliore è quello, magari facendosi aiutare da chi ha più memoria o da un bel libro di foto ricordo! Anche la memoria autobiografica va esercitata.

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  6. Bella domanda Fabri. La stima del nostro mi sembra in difetto anche se in letteratura altri parlano di simili ordini di grandezza. C'è difficoltà a definire in modo unitario la memoria. Considera però che, per esempio, in un famoso caso presentato da Lurja, lo mnemonista studiato per tanti anni, insieme a una memoria prodigiosa aveva alcuni problemi cognitivi.
    In generale non è possibile fissare a lungo niente nella memoria se non intervengono fattori facilitanti, quella che genericamente si chiama memoria a lungo termine. Probabilmente scordi cose del tuo passato a contenuto emotivo neutro, le altre, quelle emotivamente importanti, pur se non rivisitate spesso, rimangono sotto forma sia di sensazione generica che di ricordo localizzato e dettagliato. Ricordo però uno studio in cui si correlava la memoria inversamente alla creatività e all'elasticità. In generale ricordare episodi della propria vita fa parte di quella che è definita memoria autobiografica che fa parte della memoria episodica la quale rientra nella memoria esplicita.
    Ricordare ciò che si studia fa parte sempre della memoria esplicita, sottogruppo memoria semantica. I meccanismi sono simili, diversamente da quella definita memoria implicita, che ha a che fare con quello che impara il corpo (tipo andare in bici ecc).
    Secondo me, i contenuti emotivi diciamo più neutri, competono con altri contenuti sempre a livello esplicito.
    E comunque, mia opinione, un ricordo emotivo del nostro passato resta sempre, però non è simile a un film, per esempio.

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  7. Ecco io ho poca memoria autobiografica. I miei amici e i miei familiari sanno della mia vita più di quanto ne sappia io. Il fatto è che mi dimentico anche degli episodi emotivamente non neutri. Ma ho una memoria eccezionale per quanto riguarda tutto il resto. Ho una mappa mentale molto dettagliata della storia, della scienza, della geografia e della politica e di tutti i miei interessi. Insomma sarei bravissimo a chi vuol essere milionario ma non saprei vivere la mia vita di tutti i giorni, visto che dimentico tutto quello che mi è successo.
    Quello che penso spesso è che immagazzinando questi ricordi enciclopedici non sto facendo altro che togliere spazio a quelli autobiografici. Insomma sto perdendo i ricordi della mia vita?

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