martedì 15 febbraio 2011

Il governo del fare s'è sfatto?

"Solo una legge dall'inizio dell'anno". Così Sergio Rizzo sul Corriere, che rincara
"Per giunta, non si può certamente dire che sia stato un provvedimento particolarmente impegnativo per il Parlamento: la conversione in legge di un decreto approvato dal governo a novembre dello scorso anno sui rifiuti della Campania."
Insomma, il Governo batte la fiacca e l'attività del Parlamento non è da meno: dando un'occhiata ai calendari, dopo il Milleproroghe
"[...] la Camera ha in programma la discussione di alcune interrogazioni, qualche mozione sonnacchiosa e disegni di legge parlamentari senza alcuna speranza di passare. Basta dire che durante tutto lo scorso anno di proposte non governative ne sono state approvate soltanto dieci. Il minimo storico."
Rizzo fornisce anche qualche numero relativo all'attività parlamentare dal 1° gennaio 2010 ad oggi
  • 171 riunioni della Camera
  • 129 quelle del Senato
L'attività langue. Lo rivelano anche alcuni parlamentari, come Nicola Rossi, senatore PD, che ha presentato le dimissioni dalla carica, poi respinte dall'Aula, il quale
"[...] ha spiegato la sua decisione di gettare la spugna in questi termini: con questo sistema elettorale i parlamentari sono nominati dai partiti, e non avendo investitura popolare non possono avere indipendenza di giudizio, e senza di questa non si lavora."

Anche altri parlamentari della maggioranza la pensavano così. Per esempio, il leghista Matteo Brigandì diceva
"«Mi dimetto perché non ha più alcun senso fare il parlamentare. Le Camere sono state svuotate di ogni loro funzione. Non hanno più alcun potere di iniziativa legislativa e sono state messe nella condizione di fare solo il notaio del governo»"

Poi però è rimasto in carica finchè non è stato eletto nel Consiglio Superiore della Magistratura.
Oltre tutto, l'attività del governo è pure da recordman. Scrive Rizzo che l'ultimo Consiglio dei Ministri, quello sulla nuova emergenza degli sbarchi tunisini a Lampedusa, è durato dalle 13,35 alle 13,40. Quando si dice andare al sodo! E ancora, il 21 gennaio scorso, 
"[...] per esaminare e approvare una decina di provvedimenti, fra cui quisquilie come il Piano sanitario nazionale e la disciplina degli sfratti, oltre a quindici nomine, ci hanno messo poco più di un'ora."
Dall'inizio di gennaio 2010 a oggi, la durata media delle riunioni del CdM è stata di 64 minuti
"[...] meno della metà di quella del precedente (e rissoso) esecutivo di centrosinistra. E questo di per sé potrebbe anche non essere un segnale negativo. Se non fosse però che mentre il dibattito interno si fa sempre più flebile, rimangono penosamente al palo progetti e riforme che rappresentavano l'ossatura del programma di governo."
Insomma, è il governo del fare, ha un ministro (Rotondi) e un sottosegretario (Santanchè) incaricati di attuare il Programma ma, a parte i lanci d'agenzia, iniziative come il ritorno del nucleare e il piano casa e anche la riforma dell'articolo 41 della Costituzione, nate per dare
"[...] «una scossa all'economia», termine coniato dal governo Berlusconi sette anni orsono"
si rivelano fino ad ora
"[...]senza risultati, [...] prigioniere della carenza di risorse economiche, quando non della necessità di recuperare consensi in pericolosa discesa o della mancanza di fantasia, come sta a dimostrare il riciclaggio di vecchie promesse mai decollate."
Fonte:
http://www.corriere.it/politica/11_febbraio_14/Attivita-parlamentare-al-minimo-rizzo_25c43e34-3807-11e0-9d0e-ca1b56f3890e.shtml

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