lunedì 25 luglio 2011

Breivik, il mostro di Oslo e il razzismo nel mondo

Dietro il mostro di Oslo, a volte a nostra insaputa, si nasconde un mondo di odio razziale di inaspettata dimensione. Non so se esiste una mappa mondiale del razzismo so che ne esiste una dell'odio, che riguarda gli Stati Uniti. L'ha preparata il Southern Poverty Law Center (SPLC). Ecco la Mappa dell'odio degli U.S. Se cliccate sull'immagine e poi selezionate uno Stato vedrete la lista delle associazioni che promuovono l'odio razziale.


Nella lista di organizzazioni che diffondono l'odio, che l'associazione SPLC  ha preparato, figurano anche (tratta da Wikipedia)


  •  186 diversi gruppi del Klu Klux Klan (con 52 siti internet)
  •  196 gruppi neo-Nazisti (con 89 siti internet)
  •  111 gruppi di Nazionalisti bianchi (con 190 siti internet)
  •  98  gruppi Potere bianco skinhead (con 25 siti internet)
  •  39 gruppi Identità Cristiana (con 37 siti internet)
  •  93 gruppi neo-Confederati (con 25 siti internet)
  •  113 gruppi Separatisti neri (con 40 siti internet)
  •  159 gruppi Movimento patriottico 
  •  90 gruppi generici divisi in anti-gay, anti-immigrati, negazionisti dell'Olocausto e così via (con 172 siti internet)
In mezzo a tutte queste organizzazioni dell'odio vi sono gli anti-islamici o islamofobici, ai quali sembrerebbe appartenere anche il mostro di Oslo. L'islamofobia o anti-islamismo è un pregiudizio nei confronti di tutto il mondo islamico. Si ritiene che possa datare fin dalla fine degli anni 80 del secolo scorso (K. Annan 2004) ma è senz'altro esplosa dopo l'11 settembre.
Da un rapporto preparato dalla British Runnymede Trust, vi sono 8 fattori che contribuiscono ad alimentare l'islamofobia
  • L'Islam è visto come un blocco monolitico, statico, che non risponde al cambiamento.
  • E'  visto come una cosa separata, come "altro". Non ha valori in comune con le altre culture, non è influenzato da loro e non li influenza.
  • E' visto come inferiore all'Occidente, come barbaro, irrazionale, primitivo, e sessista.
  • E' visto come violento, aggressivo, minaccioso, di sostegno del terrorismo, e impegnato in uno scontro di civiltà.
  • E' visto come una ideologia politica, usata per scopi politici o militari.
  • Le critiche dei musulmani all'Occidente sono immediatamente rifiutate.
  • L'ostilità verso l'Islam è usata per giustificare pratiche discriminatorie nei confronti dei musulmani e la loro esclusione dalla società.
  • L'ostilità anti-islamica è vista come naturale e normale.
Anche The Atlantic prepara un'altra mappa, sempre sulla situazione americana, riguardo alla Geografia dell'odio, che segnala ad una prima occhiata la disposizione dei gruppi che fomentano l'odio razziale


Il quadro che ne viene fuori è quello, desolante, del proliferare di gruppi dediti all'odio, incuranti delle esperienze del passato e dei progressi della convivenza tra diverse etnie. Ma, come noto, spesso il passato non insegna a migliorarsi ma a peggiorarsi.


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