Sto leggendo il libro uscito in traduzione italiana di questo signore qui, che insegna teoria politica alla NY University e che è stato consulente della Cia: Bruce Bueno de Mesquita, L'uomo del destino, Rizzoli 2011.
Dice che la Cia ha affermato che il 90% delle sue predizioni erano esatte, ma dice anche che non usa la divinazione ma un modello matematico. Inoltre, dichiara che questo modello non è universale, cioè non va bene in tutte le situazioni, per esempio non serve per scegliere i numeri vincenti alla lotteria o per comprare azioni in borsa. Serve invece per prevedere quello che faranno gli uomini, essenzialmente in due campi: politica e affari.
Intanto, guardatevi questi 20 minuti di filmato sottotitolato, perchè sono interessanti.
Ecco la trascrizione.
Con questo intervento vorrei provare a spiegarvi, in maniera sintetica, come poter formulare delle previsioni, portandovi ad esempio alcune ipotesisugli sviluppi del caso Iran nei prossimi due anni.Per poter formulare previsioni efficaci occorre ricorrere alla scienza. Il motivo è che la scienzaconsente di riprodurre le nostre azioni, senza che ci dobbiamo affidare esclusivamente al buonsenso o alla fantasia. Ma se siamo in grado di prevedere il futuro, allora possiamo anche plasmarlo. Se vogliamo influenzare la politica energetica, o la sulla sicurezza nazionale, o la politica sanitaria o l'istruzione, occorre affidarsi alla scienza, e nello specifico a una sua branca,abbandonando le strategie adottate fino ad oggilegate più che altro al buonsenso.Prima però di addentrarmi nella spiegazione di come fare tutto questo, permettetemi di chiarire in tutta onestà – dal momento che non mi occupo di magia – che il modello da me scelto consente di prevedere molte cose, ma non tutte. Posso predire i risultati di discussioni complesse aventi a che fare con l'uso della forza in altre parole tutto ciò che attiene la politica, molto di ciò che riguarda il mondo degli affari. Ma se state cercando strumenti per giocare in borsa, non faccio previsioni di questo genere. eccetto che per dire un ovvetà: Nell'immediato non andrà meglio Ma non è il mio campo. Non mi interessa fare previsioni su generatori di numeri casuali, anche se ricevo continuamente telefonate da persone che vogliono sapere i numeri vincenti della lotteria. Lo dico chiaramente: non ne ho la più pallida idea.Io mi occupo della teoria dei giochi, che è una branca della matematica, da cui potete capire come la matematica sia spuntata anche in politica.Non possiamo più accontentarci di fare semplici speculazioni in materia politica, ma abbiamo bisogno di analizzarla seguendo un metodo rigoroso. Veniamo dunque alla teoria dei giochi. Di cosa si tratta? Questa teoria assume che le persone perseguano il propio interesse. Un ipotesi non proprio sconvolgente, anche se molti non sono d'accordo, a sostenere che l’uomo è essenzialmente egoista. Per poter cercare ciò che è meglio per noi, o ciò che PENSIAMO sia meglio per noi, ci affidiamo a valori che separano ciò che vogliamo da ciò che NON vogliamo. Inoltre abbiamo opinioni su ciò che gli ALTRI desideranoe non desiderano, sul potere che gli altri hanno e sulla possibilità che gli altri possano interferire sui nostri interessi. Inoltre abbiamo limiti, vincoli,debolezze, possiamo trovarci in un angolo remoto del mondo, possiamo essere Einstein ma impegnati a lavorare nei campi in un lontano villaggio dell'India, ad esempio, senza che nessuno si accorga di noi, come è accaduto per lungo tempo a Ramanujan, uno straordinario matematico di cui nessuno conosceva l'esistenza.Adesso chiediamoci: chi è razionale? Sono in molti a porsi la domanda di cosa sia la razionalità.L'uomo è razionale. Madre Teresa era razionale. I terroristi sono razionali. Quasi tutti siamo razionali.Credo di conoscere solo due eccezioni a questa regola: a due anni i bambini non sono razionali,hanno gusti decisamente poco costanti e cambiano opinione da un momento all'altro. E anche chi soffre di schizofrenia probabilmente non è razionale, ma tutti gli altri sono esseri razionali. Il che significa che cercano di fare quello che a loro giudizio è nel loro interesse.Per predire il comportamento della gente nel perseguire i propri interessi, dobbiamo pensare alle persone che esercitano una certa influenza a livello mondiale. Se ad esempio state cercando di convincere le imprese a modificare le proprie abitudini in materia di sostanze inquinanti, una possibilità, che è anche la strada più battuta, è quella di esortarle a far meglio, spiegando loro i danni che arrecano al pianeta. Ma molti di voi avranno già notato come questo genere di approccio non produca risultati significativi come quelli auspicati. Se invece convinciamo le imprese che è nel loro interesse, ecco che diventano sensibili al problema.Per questo dobbiamo scoprire chi esercita una reale influenza sui problemi. Se guardiamo all’Iran, ci piacerebbe pensare che sia il presidente degli Stati Uniti ad avere un certo impatto certamente lo ha il presidente dell'iran ma commetteremmo un errore se guardassimo esclusivamente in cima alla scala del potere, in quanto chi è in cima non sa molto di Iran o di politica energetica, piuttosto che di sanità o di qualsiasi altro tema. Chi è in cima alla scala si circonda di consiglieri e consulenti. Se stiamo parlando di sicurezza nazionale sarà probabilmente il segretario di Statoo forse il ministro della Difesa o ancora il direttore dei servizi segreti. Forse l'ambasciatore alle Nazioni Unite o chiunque sia considerato un esperto di quella questione. Ma ammettiamolo neppure il segretario di Stato sa granché di Iran, nè il ministro della Difesa. Ciascuno di questi personaggi si affida a sua volta a dei consiglieri da cui ricevono consigli, in modo da poter consigliare a loro volta il Presidente. Sono quindi molte le persone che intervengono nel processo decisionale: e se vogliamo fare previsioni esattebisogna osservarle tutte quante e non solo la punta della piramide decisionale.Sfortunatamente spesso non lo facciamo. Per una buona ragione e la stessa ragione spiega perché i computer e la teoria dei giochi possono aiutarci a superare una visione limitata a pochi attori.Supponiamo che una determinata questione venga esaminata da cinque persone.Immaginiamo, ad esempio, che Maria voglia sapere ciò che pensano Enrico, Giovanna, Giorgio e Franco e per questo manda loro dei messaggi.Maria comunica la propria opinione, e a sua volta riceve dai suoi interlocutori la loro. D’altra parte Maria vuole sapere ciò che Enrico sta dicendo agli altri tre, così come quello che questi stanno riferendo a Enrico. E Enrico, a sua volta, vuole sapere ciò che ciascuno dice agli altri e via dicendo, e Maria vorrebbe sapere anche quello che Enrico pensa stiano dicendo gli altri. Si tratta di un problema assai complesso, per il quale è necessario conoscere una grande quantità di informazioni. Solo cinque persone danno luogo a una notevole quantità di relazioni, 120 per l’esattezza. Vi dice qualcosa la parola “fattoriale”Cinque fattoriale = 120. Ora potrebbe sorprendervi sapere che le persone più brillanti riescono a ricordarsi tutte quante le 120 informazioni.Immaginiamo ora però di raddoppiare i personaggi da 5 a 10 Significa forse che abbiamo raddoppiato anche il numero di informazioni che dobbiamo conoscerme non più 120 ma 240? No. Decuplicato il numero fino 1.200? No. Le informazioni sono diventate 3,6 milioni. Nessuno è in grado di tener traccia di questa mole di dati. Per questo però ci sono i computer. I computers non hanno bisogno di pause caffè o vacanze, non devono dormire e non chiedono neppure gli aumenti. Ma possono trattare tutte queste informazioni, cioè possiamo elaborarle.Nel prosieguo del mio intervento vi parlerò appunto di come elaborare le informazioni, e per questo intendo fare alcuni esempi sulla situazione in Iran.Vi chiederete, “ma perché devo stare ad ascoltare questo tizio? Perché devo credere a ciò che dice?”Per questo vi mostrerò un fattoide. Questa è una dichiarazione della CIA sulla frequenza con cui le previsioni ricavate dal modello di cui vi sto parlando, si sono rivelate giuste rispetto alle previsioni degli esperti che avevano fornito i dati iniziali Non è una diciarazione mia personale, ma quella ufficiale della CIA, che potete tranquillamente leggere visto che è stata desecretata da poco. Potete trovarla nel libro di H. Bradford Westerfield pubblicato dalla Yale University PressDunque, di quali notizie abbiamo bisogno per formulare delle previsioni? Sarete sorpresi di sapere che in realtà non abbiamo bisogno di molte informazioni. Dobbiamo sapere chi interviene nel processo decisionale Dobbiamo sapere cosa dicono di volere e non cosa vogliono nel profondo del loro cuore; non ciò che pensano di poter ottenere, bensì ciò che DICONO di volere, perchè da questa loro scelta strategica possiamo risalirealle ragioni che la hanno generata Dobbiamo sapere quanto importante considerano il problema. In altre parole, in che misura sono disposti ad abbandonare le altre questioni alla loro attenzione per dedicarsi alla soluzione di questo problema Quanto è importante per loro E che peso hanno sulle decisioni quando dovessero farsi coinvolgere.Se siamo a conoscenza di queste informazioni,possiamo prevedere il comportamento degli attoriassumendo che a ognuno interessi Primo che l’esito della decisione sia il più vicino possibile a ciò che vogliono Ma anche, secondo, che venga loro riconosciuta la paternità della decision, estiamo parlando di ego vogliono che risulti di essere stati importanti nella presa di decisione o nell’opporsi ad essa Dobbiamo quindi cercare di capire come bilanciano queste due motivazioni. Le persone, infatti, si comportano diversamenteoscillando tra una strenua difesa delle proprie posizioni fino a capitolare, ma avvolti da un alone di gloria, e la rinuncia alle premesse per seguire il vento vincente e trovarsi alla fine in una posizione di forza. La maggior parte è disposta ad un compromesso e se riusciamo a capire fin dovesono diposti ad andare possiamo sapere come trattarli per far cambiare il loro comportamento.Con queste poche informazioni, possiamo determinare quali sono le alternative aperte ai protagonisti e le probablità che le colgano i loro obiettivi, ciò che apprezzano, ciò che vogliono e quello che pensano degli altri. In queste previsioni noterete l'assenza di tanti parametri nessuna considerazione storica per esempio. Come siano arrivati a questo punto potrebbe essere rilevante sulle informazioni di partenza, ma una volta che conosciamo la sutuazione attuale ci interessa solo scoprirne gli sviluppi E per qusto la storia risulta poco rilevante. Ricordate la famosa percentuale del 90% di accuratezza?Da dove le prendiamo le informazioni? Si possono prendere dalla rete, dall'Economist, dal Financial Times, dal New York Times, da U.S. News and World Report, e da molte altre fonti come queste. O in alternativa si possono interrogare direttamente gli esperti, che dedicano la propria vita allo studio di queste aree geografiche e ai loro problemi e che quindi conoscono tali informazioni. Se non conoscono i personaggi coinvolti nelle decisioni il loro potere di convincimento il loro grado di coivolgimento le loro dichiarazioni d'intenti che esperti sono. Questa è tutta roba da esperti.informazioni che un esperto deve conoscereBene, a questo punto possiamo passare all'Iran. E permettetemi di fare tre importanti previsioni, che avrete modo di verificare personalmente. Il tempo dirà chi ha ragione. Cosa farà l’Iran con il suo programma nucleare? Quanto è stabile il regime teocratico in Iran? Quale sarà il suo futuro? E poi il nostro amico del cuore, Ahmadinejad. Cosa gli riserva il futuro? Cosa lo aspetta nei prossimi, diciamo, due anni? Date un’occhiata qui. Qui non c’entrano le statistiche. Voglio essere molto chiaro in questo senso. Non sto proiettando nel futuro dati relativi al passato. Ho solo preso in considerazione le posizioni degli individui ecc. li ho forniti al modello informatico che elabora le realazioni fra i protagonisti delle decisioni e questi sono i risultati delle simulazioni, le previsioni sul futuro della politica.Potete osservare qui sull’asse delle ordinate. che non ho tracciato fino allo zero Ci sarebbero molte altre opzioni, ma a me interessa mostrarvi solo la previsione e per questo ho ristretto il graficoall’estremità dell’asse delle ascisse, che corrisponde all’ipotesi “Bomba.” A 130 o in un qualche punto oltre 130, tra l’opzione bomba e quella relativa alla produzione di materiale fissilesufficiente alla costruzione di una bomba atomica.Secondo i miei calcoli, qui è dove gli Iraniani si trovavano all'inizio di quest'anno Adesso vediamo le previsioni ricavate dal modello A quota 115 l’Iran produrrebbe materiale sufficiente per costruire una bomba atomica ma solo per mostrare di esserne capaci e non per costruire armi nucleari,Produrrebbero quantititativi per fini di ricerca.Questo riempirebbe il paese di un certo orgoglio nazionale, senza procedere con la costruzione della bomba A quota 100, l’Iran produrrebbe energia nucleare solo per scopi civili, vale a dire l’obiettivo da loro dichiarato.La linea gialla indica il comportamento più probabile. La linea gialla è il rusultato dell’analisidi 87 figure di rilievo in Iran, insieme a numerose autorevoli personalità straniere, che cercano di convincere l'Iran a cambiare il proprio atteggiamento, diversi personaggi americani, egiziani, sauditi, russi, europei, giapponesi e via dicendo. La linea bianca indica invece gli sviluppise la comunità internazionale cessasse di interferire lasciando l'Iran a prendere le proprie decisioni unicamente in base alle pressioni politiche interne, ipotesi che non avrà riscontro nella realtà. Tuttavia, potete notare come il grafico scenda più in fretta in assenza di pressioni internazionali, ovvero se l’Iran ha la possibilità di cercare la propria strada.In tutti i casi, verso la fine di quest’anno, inizio del prossimo, si giungerà a una situazione di equilibrio stabile, situazione che non risponde alle aspettative degli Stati Uniti, che tuttavia potrebbero comunque accettarla, al pari di molti altri soggetti.Un equilibrio che consentirà all'Iran di riscoprire un certo orgoglio nazionale. Grazie alla ricerca potrà, infatti, produrre materiale per costruire una bomba atomica, e potrà mostrare al mondo che l'Iran è in grado di produrre tale materiale ma non a sufficienza per costruire effettivamente l’ordigno. E come può accadere questo? In quest’area potete osservare che l'attuale assetto di potere, è oggi a favore dell'energia nucleare per usi civili, questo invece dovrebbe essere l'assetto di potere verso la fine del 2010, inizio del 2011. Oggi nessuno, o quasi, sostiene la ricerca per la produzione di fissile ma verso il 2011 questo blocco sarà più rilevante. E se sommiamo questi due blocchi, ecco che troviamo l'influenza predominante in Iran.Qui oggi ci sono diverse persone, una tra tutte Ahmadinejad, che vorrebbero non solo costruire una bomba, ma vorrebbero anche provarla. Ma si tratta di una forza destinata a scomparire del tutto,che non avrà più alcun sostegno nel 2011. Un blocco che è destinato ad assottigliarsi quantitativamente, a favore del blocco che si trova da questa parte, ed è per questo che il risultato finale sarà la produzione di plutonio e uranio arricchito.Chi sono i vincitori e chi i perdenti in Iran? Diamo un’occhiata a questi signori. Il loro potere è in ascesa e, tra l'altro, questo è già avvenuto qualche tempo prima dell'attuale crisi economica e probabilmente il grafico è destinato a crescere in maniera sempre più marcata. Sono coloro che hanno interessi economici in Iran, parlo dei banchieri, dei petrolieri, dei commercianti. La loro influenza politica è in ascesa, in quanto ai mullah, al contrario, si stanno auto-isolando, eccezion fatta per un gruppo, che gli americani non conoscono bene. Proprio qui c’è una linea, corrispondente a una forza in ascesa. Sono coloro che in Iran vengono chiamati i Quietisti. Mi riferisco agli Ayatollah, che in prevalenza si concentrano nell’area di Qom, e che vantano un grande ascendente nella comunità religiosa, e in politica hanno adottato un comportamento tranquillo e improntato all'attendismo, ma in futuro faranno sentire sempre più forte la propria voce, in quanto ritengono che l'Iran stia prendendo una strada sbagliata, contraria a quella che aveva indicato Khomeini. Qui c’è Ahmadinejad. Due cose da notare, al riguardo: la sua forza sta diminuendo e mentre su di lui si concentra l'attenzione degli Stati Uniti, in Iran il suo ruolo non è così decisivo.Potremmo dire che è sul viale del tramonto.Giunti a questo punto mi piacerebbe abbandonare questi temi per un attimo. Non è possibile fare previsioni su tutto. Non è possibile con la borsa,almeno per quel che mi riguarda, ma tutte le trattative più complesse sono prevedibili Ripeto quanto ho già detto. Non importa se parliamo di salute, istruzione, ambiente, energia, controversie, fusioni... Tutte queste questioni complicatepossono essere previste ed per esse questa tecnologia può risultare utile. E il motivo per il quale è importante fare previsioni non è per gestire fondi e guadagnarci ma perché se avete la possibilità di prevedere il comportamento degli altri, allora potete modificarne i comportamenti. E se modificate i comportamenti altrui, potete anche cambiare il mondo il che è anche meglio Vorrei concludere questo mio intervento lasciandovi un pensiero che per me rappresenta il tema chiave di questo incontro, il tema centrale di questo modo di intendere il mondo. Se qualcuno vi dice "È impossibile", rispondetegli "Tu dici che 'è impossibile' perchè lo confondi con 'Non so farlo.'"Grazie.Chris Anderson: Una domanda. Tutto questo è affascinante e sono felice che abbia toccato questo tema oggi. Devo però dire che a metà del suo discorso ho iniziato ad essere nervoso e poi impaurito all'idea che la conoscenza del suo modello possa influenzare il risultato delle previsioni Sono circa 800 le persone che seguono TEDTalks in Iran.Bruce Bueno de Mesquita: A dire il vero ho pensato anche a questo, visto che ho lavorato parecchio per i servizi di intelligence. Anche loro hanno pensato a questa evenienza. Ma sarebbe qualcosa di positivose le persone prestassero maggiore attenzione, prendessero più seriamente e facessero questo genere di calcoli, perché in questo modo le cose potrebbero cambiare. E cambierebbero sotto due punti di vista, entrambi positivi. Si accorcerebbero i tempi necessari per giungere a un accordo,risparmiando a tutti tempo e angoscie. e arriveremmo ad un accordo in grado di soddisfare un po' tutti, senza dover manipolare troppo le persone, che è poi ciò di cui nells sostanza mi occupo. Manipolazioni. Sarebbe quindi certamente qualcosa di utile.BBM: In realtà sarebbe qualcosa del tipo, “Iraniani, questo è ciò che molti di voi scopriranno di volere e potete raggiungerlo prima, subendo minori conseguenze a causa delle sanzioni economichee avendo molti meno timori per l’eventuale uso della forza militare da parte dell'Occidente. E il mondo sarebbe decisamente migliore.
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