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Grazie per l’invito, per me è un onore essere parte di questa protesta. Sono venuto qui volentieri per sentirmi meno solo. E per ricordarvi che la vostra protesta non è contro la legge ma è per difendere la legge, non è contro l’economia ma per difendere l’economia. Vi siete mai chiesti qual è l’economia che non conosce crisi? Quella criminale. Il Pil della criminalità organizzata globale ha toccato negli ultimi anni i 1.000 miliardi di dollari, cifra superiore ai bilanci di 150 paesi membri dell’Onu. Il 10% del Pil mondiale va in tasca alle mafie che guadagnano dalla crisi perché hanno a disposizione ingenti capitali da investire e riciclare in un momento in cui nessuno ne ha, sbaragliando così la concorrenza legale. Qui a Zuccotti Park voi state chiedendo nuove regole e quindi state agendo per arginare il potere delle mafie sull’economia legale e soprattutto perché non impongano i loro codici di comportamento. Nelle mafie esiste una meritocrazia al contrario: lo spietato vince sul corretto, il furbo sull’intelligente, il protetto sul talentuoso, l’apparente sul concreto, l’omertà sulla voce. E si giustificano dicendo che non sono disonesti loro, ma disonesto è il mondo. Chi non segue questa prassi è destinato a soccombere. Qui voi state dicendo: non è così, cari signori. Voi state ponendo le basi per un nuovo umanismo. In queste ore non si fa altro che parlare di crisi economica. Ma questa crisi non è un terremoto, non è un uragano, non è una calamità naturale imprevista e imprevedibile. Questa crisi è stata generata da decenni di gestione scellerata, dal non aver creduto nello sviluppo ma solo nella possibilità di arricchirsi, dall’aver considerato ogni regola una zavorra per la crescita e ogni redistribuzione di ricchezza una dispersione di risorse. Così facendo hanno creato sempre più precarietà e su questa precarietà è cresciuta la paura di perdere il lavoro, la paura di realizzare progetti, di non vedere un futuro. Quando accadrà che i cittadini che non sono qui con voi capiranno che tutto questo riguarda anche la loro vita, la loro pensione, la loro assistenza, la scuola dei loro figli? Se ne accorgeranno quando i cartelli russi, tramite società americane, compreranno mezza Manhattan? Le mafie non sono solo gangster e killer. Le mafie attraverso il narcotraffico, il racket, l’usura e la contraffazione producono un flusso di denaro che viene reinvestito nell’economia legale. Se il narcotraffico venisse debellato, l’economia degli Stati Uniti subirebbe perdite comprese tra il 19 e il 22 per cento, mentre quella messicana vedrebbe un crollo del 63 per cento. Non dimenticate mai di guardare oltre la ragione sociale delle imprese, di capire chi determina davvero le loro scelte. Le organizzazioni criminali hanno liquidità, che è ciò che oggi manca alle aziende. Le organizzazioni criminali oggi entrano nelle banche con più facilità perché le banche stanno abbassando le difese. Nel mio Paese quando ero piccolo e si parlava di “sogno americano”, si faceva riferimento a una condizione in cui il talento e l’impegno erano requisiti necessari per trovare il proprio posto nel mondo, senza l’aiuto della politica e senza protezioni. Ma negli ultimi anni molto è cambiato. Nella vostra protesta guardate all’Italia, perché l’Italia vi riguarda. Se crolla l’Italia crolla l’Europa, se crolla l’Europa gli USA non sono più sicuri. Il governo Berlusconi ha mentito per molto tempo alle istituzioni europee e ai suoi elettori. E ora il Paese è in una condizione di immobilità senza precedenti, in una crisi che sembra irrisolvibile. È un Paese in cui a forza di non premiare il merito, di non investire sul talento, sembra impossibile pensare di realizzarsi se non emigrando. A guardare l’Italia, ora, c’è il rischio di vedervi riflesso il vostro futuro. Ma chi in Italia resiste vi sta guardando e spero sappia scegliere come state facendo voi. Se potessi dire qualcosa al Governo americano, direi che non sta facendo abbastanza per difendere i suoi cittadini, direi ai Repubblicani e al Tea Party che stanno spingendo l’economia americana al disastro sostenendo che la scomparsa delle regole sia la soluzione. La crisi però ha una bellezza inaspettata. In passato la paura di sbagliare strada ci portava a fare scelte prudenti: studiare per diventare avvocato era più sicuro che studiare per suonare la tromba jazz. Ora che non esistono più strade più sicure, è tempo di scegliere quello che si sente di voler fare davvero, dando il massimo di sé, conquistandosi i diritti prima ancora di pretenderli. Non esiste un mondo migliore, ma esiste la possibilità di migliorare questo mondo. A una condizione: che lo si voglia veramente.Roberto Saviano in Zuccotti Park
Thank you for inviting me here today. It’s an honor for me to join in this protest. I have come here in an attempt to feel less lonely and to remind you all that your protest is not undermining the law, but rather it is to defend it. Your protest is not undermining the economy, but rather it is to protect it. Have you ever asked yourselves which economy is not affected by the crisis? The answer is the criminal economy. The GDP of the world’s criminal organizations has reached 1 trillion dollars. This sum is greater than the budgets of 150 member countries of the UN. 10 % of the world’sGDP ends up in the pockets of criminal organizations. The world’s mafias are actually making money because they have huge amounts of capital to invest and launder when no one else has money, and, therefore, they trounce the legal competition. Here at Zuccotti Park, you are asking for new rules, and, as a result, you are ensuring that organized crime does not take over the legal economy and, above all, that these organizations do not impose their codes of conduct on us. Mafias enforce a reverse meritocracy: cruelty defeats righteousness; cunning defeats intelligence; favoritism defeats talent; appearance defeats reality; l’omertà, that is their Code of Silence, defeats voice. And they justify themselves by saying that they are not dishonest; rather the world is dishonest. Whoever does not follow this Code is bound to be overcome. Here you are saying, “Hey, it just doesn’t work like this, Sir!” You are the building blocks of a new humanism. The economic crisis seems to be the only hot topic of discussion right now. But this crisis is not an earthquake. It is not a hurricane. It is not an unforeseeable and unpredictable natural disaster. This crisis was created by decades of wicked management, by believing, not in development, but only in the possibility of getting rich, by considering every rule to be a dead weight to growth and every redistribution of wealth to be a waste. Doing this, they created more and more insecurity, and the fear of losing your jobs, the fear of not being able to achieve your goals, of not being able to imagine your future, grew up on top of this insecurity. When will your fellow citizens, who are not here today, understand that all of this concerns their lives as well, their retirements, their social security, the schools for their children? Will they realize this only when Russian cartels succeed in buying half of Manhattan through their ties with American companies? Mafias are not only gangsters and killers. Through narcotrafficking, racketeering, loan sharking and counterfeiting, mafias produce a cash flow that they then reinvest in the legal economy. If narcotrafficking were eliminated, the US economy would suffer losses of between 19 and 20% while Mexico’s economy would experience a crash of 63%. Never forget to look for what might be hidden behind corporate names and understand what really feeds their balance sheets! Criminal organizations have cash, which is exactly what today’s businesses are short on. Criminal organizations are infiltrating banks more easily because the banks have lowered their defenses. When I was growing up in Italy and we used to talk about the “American Dream,” we imagined a land where talent and hard work were enough for finding one’s place in the world, without the help of politicians, family members or anyone else. This was the “American Dream,” and now this is no longer so. In your protest, look at Italy because what is happening there also has to do with you. If Italy collapses, Europe collapses, and if Europe collapses, the US is no longer safe. For a long time, Berlusconi’s government has lied to both European institutions and to the voters. And now the country is in an unprecedented deadlock, a seemingly unsolvable crisis. By not having rewarded merit, by not having invested in talent, Italy now seems to be a country where self-realization is impossible. The only possibility is emigration. When looking at Italy, you may be looking at your future. But, in Italy, those who are enduring are also looking at you, and I hope they will know how to make a choice as you have done here. If I might say something to the American government, I would say that it can do more to protect its citizens. To the Republicans and the Tea Party, I wish to tell them that, with their insisting on the abolition of rules as the only solution, they are pushing the American economy toward disaster. However, there is an unexpected beauty in this crisis. In the past, our fear of choosing the wrong path forced us to make “seemingly” safe decisions: studying to become a lawyer was safer than studying to play trumpet in a Jazz band. Now, there are no more safe paths. The time has come to choose what you really want to do, devoting your entire self to it, winning your rights and not just making a claim for them. There is no such thing as a “better world.” But there is the possibility to make this world better! On one condition: that you truly want it!
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