Forse la corruzione può essere utilizzata come fonte di energia rinnovabile se è vero quello che dice Michele Ainis costituzionalista, riportato da Report, nella puntata di domenica 20 novembre a tutto campo sulla Classe dirigente
In Italia la corruzione è un vento che soffia giorno e notte.
Oltre la corruzione altre interessanti notizie: il riciclaggio (non quello che pensate voi) dei rifiuti speciali e pericolosi spacciati per urbani e non pericolosi, che finiscono in Cina e ritornano a noi sotto forma di migliaia di prodotti (inquinati) attraverso un enorme numero di canali. In più, la scadenza della concessione del superenalotto alla Sisal, la sorpresa di una proroga ministeriale di questa concessione e la causa intentata dai competitori internazionali (1,5 miliardi di euro di danni richiesti) che aspettavano l'asta pubblica e invece hanno trovato la proroga. Questo e tante altre sorprese, non so quanto gradite però.
Per chi avesse voglia di un'informazione che non fa sconti a nessuno. (Cliccare sull'immagine per vedere la puntata)
imagecredit report.rai.it |
A proposito di classe dirigente vi consiglio l'intervista di questo ingegnere:
RispondiEliminahttp://saperi.forumpa.it/story/66057/la-classe-dirigente-che-non-ce-luca...
e ancora meglio il suo intervento al Forum PA:
http://saperi.forumpa.it/story/68340/la-valorizzazione-delle-competenze-...
merita veramente dedicarci un pò di tempo.
Mi ero sbagliato con i link degli interventi di Luca Attias ecco quelli giusti:
RispondiEliminahttp://saperi.forumpa.it/story/66057/la-classe-dirigente-che-non-ce-luca-attias-forum-pa-2012?page=1
http://saperi.forumpa.it/story/68340/la-valorizzazione-delle-competenze-nella-pa-il-video-del-keynote-di-luca-attias
Molto interessante, grazie per la segnalazione Paolo.
EliminaGrazie del consiglio, l'intervento di Attias diverte e fa riflettere allo stesso tempo. Una vera chicca,
EliminaMi sono imbattuta in questa intervista su segnalazione di un mio amico qualche giorno fa e l'ho trovata così stimolante che, spinto dalla curiosità, mi sono messa a cercare su internet qualche altro lavoro sviluppato dall'ingegnere e, tra le varie cose, ho trovato questa intervista fatta da un noto giornale che ritengo molto interessante e per questo motivo ho deciso di condividerla in questo spazio.
RispondiEliminaL' ingegnere «virtuoso»: chi fa bene va premiato
ROMA - Non c' è solo chi timbra e scappa o moltiplica incarichi e paghe. Nell' esercito di dipendenti pubblici c' è, accanto a chi si imbosca, chi lavora anche per lui. Chi lucra sullo stipendio garantito, ma anche chi si impegna per far funzionare la complessa macchina dello Stato, senza ricevere per questo alcun riconoscimento. Tra i dipendenti statali «virtuosi», certificati dal premio del Forum della Pubblica Amministrazione, c' è Luca Attias, ingegnere informatico quarantaseienne, divenuto direttore generale dei sistemi informativi della Corte dei Conti, che assicura: «Il contesto è da brivido, e non solo nella pubblica amministrazione, ma chi lavora duro e con impegno c' è. E spesso non è premiato». Lei invece è stato tra i vincitori di vari premi. Perché? «Al di là dei riconoscimenti che, ho scoperto, a volte vengono dati a chi è raccomandato, c' è il risultato: mi viene riconosciuto di aver portato il sistema informatico della Corte dei Conti a un livello di eccellenza. E, ovviamente, non l' ho fatto da solo». Come ha fatto? «Ho adottato un metodo completamente diverso da quelli diffusi non solo nella pubblica amministrazione, ma anche in quella privata». Quale metodo? «La meritocrazia. Il potenziale umano nella pubblica amministrazione c' è. Ma occorre valorizzare le caratteristiche personali con un sistema di gestione del personale corretto, con criteri premiali oggettivi e non basato su raccomandazioni o aderenza a lobby. Sembra banale, invece in questo modo si riesce a portare la gente a lavorare anche di sabato e di domenica. E anche a farla divertire». Chi le viene in mente quando pensa a impiegati virtuosi? «La prima che mi viene in mente è Cinzia Maregrande. Era una sorta di dattilografa che con me è diventata capoprogetto del più importante sistema informativo, quello della giurisdizione e delle Procure». Come? «L' ho valorizzata senza tener conto della qualifica ma di ciò che sapeva fare. Ma soprattutto si è impegnata sempre al massimo, senza far pesare la malattia che a giugno, giovanissima, l' ha portata via. Ma ce ne sono veramente tanti». Ad esempio? «È difficile fare nomi. Perché sono davvero troppi. Ma, ad esempio, ho un informatico, che era un collaboratore e ora è riconosciuto come un fenomeno della progettualità informatica. C' è da tenere conto però che siamo un settore, da questo punto di vista, fortunato». Perché? «Perché un informatico non può improvvisare. Conta quello che sa. Credo che avrei avuto maggiori difficoltà a superare concorsi se non fossero stati su argomenti tecnici molto specifici. E non sarei riuscito a far diventare questo sistema informatico quello che è, se non avessi avuto la libertà di poter utilizzare la mia banda di "sciamannati", preparatissimi, che lavorano senza risparmiarsi».
Virginia Piccolillo
è come per le reti, degli hub possono agire da punti di snodo e di riferimento per gli altri, diffondendo un buon comportamento. Questa è la cosiddetta modifica dall'alto, qualcuno in un posto dirigenziale che sa valorizzare le persone. Ce ne vorrebbero parecchi altri. Si immagini cosa si potrebbe fare se il buon esempio venisse da ancora più in alto.
EliminaGrazie per la segnalazione Nicoletta