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Berlusconi come inventore dell'infotainment politico (no, non è una parolaccia) secondo Ilvo Diamanti su Repubblica, riassunto da queste parole
I programmi che mixano informazione e intrattenimento, nei quali ogni distinzione di ruoli è saltata. Politici, cuochi, personaggi della fiction, ballerine, calciatori, veline, criminologi e criminali. Tutti insieme. Appassionatamente. A parlare di tutto. [fonte qui]
La premessa insita nel titolo è stuzzicante ma Diamanti la lascia come domanda finale, alla quale dà una risposta secca, senza dilungarsi
In questo Paese: dove i partiti - privi di credito - contano molto meno dei leader. E dove i leader dei partiti dispongono di un livello di fiducia molto scarso. La questione vera è se sia possibile una democrazia rappresentativa senza partiti. [grassetto mio ndr]
Io ne dubito. Anzi: lo escludo. [grassetto mio ndr] Neppure se al berlusconismo succedesse il montismo. [fonte qui]
Il tema è interessante e le attuali vicende politiche lo pongono con forza. Quello che molti definiscono -anche Diamanti- il tramonto del berlusconismo, avviene con il trionfo del tecnicismo, inteso come il tecnico prestato alla politica, senza substrato partitico. Ma per sapere se questa ventata, tutto sommato positiva, è possibile mantenerla anche nel futuro, dobbiamo chiederci se è possibile una democrazia senza i partiti.
In questi giorni, la sensazione predominante è che quello che di buono fa il Governo il Parlamento distrugge, con emendamenti e lobbismi vari.
E allora ci si chiede: chi si sente rappresentato da questi partiti-spa, che ricevono molti più soldi di quelli che spendono, tanto da investirli in giro per il mondo? O dai comportamenti dei parlamentari, candidati da questi partiti-spa?
In realtà, la maggior parte di noi subisce la presenza dei partiti. Però, la colpa è dei partiti in sè o della degenerazione politica?
Il concetto di partito, cioè di un gruppo di pensatori che rappresenti delle idee condivise da altri cittadini, è un punto di forza per il mantenimento di un regime democratico o sarebbe sufficiente assumere dei buoni amministratori, dopo aver stilato un sommario elenco dei lavori da fare?
Vi lascio con la domanda perchè non so la risposta.
Al tuo ultimo interrogativo mi pare abbiano risposto i comunardi parigini del 1871, salvo poi che francesi e tedeschi li hanno massacrati a fucilate... :(
RispondiEliminaAlessio, non vorrei che fossero gli stessi "francesi" e "tedeschi" di oggi, nel senso che se l'Italia riuscisse a liberarsi di questi partiti impiccioni e strafalcioni poi dalla UE ci "sparassero" addosso delle leggi comunitarie.
RispondiEliminaOvviamente si sogna. L'unico brandello di possibile realtà è che a questi partiti se ne sostituiscano altri, almeno inizialmente alimentati da passione e ideologia...