Ne parlano tutti i giornali: la pubblicazione del Labour Market Statistic 2011 dell'Eurostat porta la sorpresa, ma in realtà non lo è più di tanto, che l'Italia ha una delle retribuzioni più basse d'Europa.
Addirittura meno di Grecia e Cipro, per l'anno di riferimento, che è il 2009. La Tabella dello scandalo è questa
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Come si vede, non siamo propriamente gli ultimi ma è come se lo fossimo. Ed è vero che anche Grecia (EL) e Cipro (CY) avevano retribuzioni più elevate della nostra. Se però guardiamo al costo del lavoro, questo non sembra seguire esattamente il livello delle retribuzioni. Il costo del lavoro comprende
employee compensation (wages, salaries in cash and in kind, employers’ social security contributions), vocational training costs, other expenditure such as recruitment costs, spending on working clothes and employment taxes regarded as labour costs minus any subsidies received.
In sostanza, salario, previdenza, spese formazione, altre spese come vestiario e infine le tasse.
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Infatti, mentre la Germania ha stipendi superiori del 75% a quelli italiani il suo costo del lavoro è, in media, dal 5% al 39% più elevato, e addirittura in due casi è inferiore. Niente di strano se l'insieme di questi due fattori, bassi salari e alto costo del lavoro, sono un profondo freno per l'economia: i lavoratori non spendono molto perchè i loro salari sono bassi (d'accordo, bisogna valutare anche altri fattori, quali costo della vita, inflazione e via dicendo) e gli imprenditori vanno ad investire all'estero o non vengono in Italia per via dell'alto costo del lavoro, che ovviamente non dipende dai salari ma da altri fattori.
Il Labour Market Statistic non è solo questo: vi sono 9 capitoli che prendono in considerazione tutto il mondo del lavoro.
Ma per ora è sufficiente così.
Fonte: Labour Market Statistic 2011
1 – Active population2 – Employment3 – Unemployment4 – Households5 – Health risk factors at work, unemployment of second generation migrants, entry of young people into the labour market6 – Job vacancies7 – Earnings8 – Labour cost9 – Labour market policy
Ma per ora è sufficiente così.
Fonte: Labour Market Statistic 2011
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