Spesso noi immaginiamo che le persone famose, politici, professori o artisti siano, in virtù della loro fama, diverse da noi. Ma non è così. Lo dimostrano queste chiacchiere informali e scherzose tra Monti, Fini, Camusso e Sangalli in un break della riunione di ieri organizzata dalla Confcommercio a Cernobbio.
Una conseguenza possibile del rilevare che sono uguali a noi nei momenti informali è che lo siano anche nei momenti formali, e che quindi esattamente come noi sono soggetti all'errore.
In questo caso, cioè la riforma del lavoro, non so dire esattamente chi sbaglia, ma propendo per un errore del governo. Si invocano da più parti i benefici di una riforma alla tedesca del mercato del lavoro, ma perchè non adottare anche gli stipendi che prendono i lavoratori in Germania?
Intanto godetevi queste battute tra il quartetto, con didascalia, e filmato, ripresi da Repubblica, insieme a una piccola certezza: il Parlamento non è impermeabile (bisogna rifare l'isolamento).
Sangalli ironizza con Camusso: "Sei arrivata arrabbiata con me"
Monti: "E mi sembra che riparta senza aver fatto tanto la pace".
"Il governo ha concluso - ha aggiunto subito Fini - ora tocca al Parlamento come si conviene. E alle parti sociali - ha scherzato - si dà la possibilità... di guardare".
E la Camusso, con ironia: "Che guardare, premere".
Poi interviene Monti rivolto al segretario Cgil: "Pensi che il Parlamento sia impermeabile alle parti sociali?".
E la Camusso: "No, il Parlamento non può essere impermeabile alla vita sociale del Paese".
E il premier la rassicura: "No, non è impermeabile alla vita sociale"
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