venerdì 16 marzo 2012

Dai falsi poveri in Piemonte alle false indennità a Roma

E' un mondo un po' così, di falsari, che unisce tutto lo stivale. La Guardia di Finanza di Torino scopre 65 falsi poveri, gente modesta che non voleva apparire anzi, per sembrare in tutto e per tutto come gli altri, faceva pure richiesta di riduzione delle tasse scolastiche  e la Guardia di Finanza di Roma scopre invece delle false indennità di missione che esperti esterni chiamati per consulenze si sarebbero autocertificati.






Ecco il comunicato stampa della GdF di Torino e il link a Repubblica (in attesa del comunicato GdF) per le vicende di Roma.


Comando Provinciale Torino - 16 marzo 2012 - ore 11:00   

Possedevano ville in Sardegna ed in altre località balneari della penisola ma per i comuni e per gli altri enti a cui chiedevano la riduzione delle tasse scolastiche, della mensa dei figli ovvero gli assegni di maternità, erano nullatenenti.
Questo è l'ultimo risultato messo a segno dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale Torino nei territori del Canavese, Ciriacese e delle Valli di Lanzo, contro coloro che, dichiarando il falso nelle autocertificazioni, attestano di possedere redditi familiari e condizioni patrimoniali vicini allo zero o comunque molto più bassi di quelli reali, riuscendo così ad ottenere illegalmente ticket per la mensa scolastica o assegni di maternità che sarebbero invece spettati a persone sicuramente più bisognose.
Sono 65 le persone scoperte e denunciate, i cui nominativi sono stati individuati incrociando i dati contenuti nelle false autocertificazioni con le numerose banche dati a disposizione della Guardia di Finanza nonché con altre informazioni reperite nel corso dei servizi di controllo del territorio ed anche con mirati sopralluoghi.
Alcuni nominativi sono stati segnalati direttamente dalle amministrazioni comunali e dall'Inps nell'ambito di una consolidata collaborazione istituzionale che ha permesso, negli ultimi anni, di denunciare, nella medesima area, centinaia di persone per fatti analoghi.
I falsi poveri avevano "dimenticato", talora, di indicare nelle autocertificazioni redditi di lavoro dipendente ovvero il possesso di immobili, quali villette, alloggi, garage e terreni, per svariate decine di migliaia di euro.
Come il caso di una donna di San Maurizio che, ad esempio, aveva omesso di dichiarare di essere proprietaria, unitamente al marito, di quattro immobili in Sardegna, ovvero come il caso di una donna di Cafasse che aveva tralasciato di denunciare il possesso di terreni, sia in Piemonte che in Calabria.
Tra i truffatori figurano anche pubblici dipendenti, come il caso di una impiegata comunale del ciriacese che ha "dimenticato" di dichiarare un patrimonio costituito da conti correnti, assicurazioni e investimenti per circa 200 mila euro.
Complessivamente, l'indagine ha consentito di accertare omissioni ai fini delle prestazioni sociali agevolate per circa un milione di euro tra redditi e patrimoni mobiliari ed immobiliari non dichiarati.
Nei confronti delle persone denunciate alla autorità giudiziaria per "falsità ideologica" finalizzata alla "truffa" ed all'"indebita percezione di contributi pubblici", gli enti pubblici interessati avvieranno un'azione di restituzione delle somme indebitamente percepite [fonte GdF Torino]



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