Spesso non è affatto facile orientarsi tra i prefissi telefonici italiani. Non parlo di quelli che identificano le diverse province italiane e che bisogna comporre anche nella propria città o di quelli riservati ai vari operatori di telefonia mobile, ma di quelli che identificano i diversi servizi telefonici.
Per esempio, che differenza c'è tra i prefissi 800 e 840? E tra un 166-1 e un 166-2? A chi non è venuto qualche dubbio se il numero reclamizzato da un'azienda per ricevere informazioni del tipo 848 fosse un numero verde o di qualche altro colore? E quant'è la tariffa massima dei numeri a pagamento?
Nel 2008 l'Agcom ha pubblicato la Delibera 26/98/CIR intitolata Piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa riassunta in uno slideshow qui sotto, dove, tra le altre cose, si definiscono numerazioni e tariffe telefoniche. Per esempio, il numero iniziale del prefisso identifica il tipo di servizio a cui è destinato.
Alcuni sono numeri riservati alle emergenze.
Altri alla pubblica utilità.
E poi ci sono le numerazioni per servizi a sovrapprezzo.
Infine, tanto per chiarire, gli unici numeri verdi, quelli cioè a carico del chiamato, sono unicamente quelli del tipo 800 oppure 803, tutte le altre forme non sono completamente gratuite. I numeri con prefisso del tipo 840-841 e 847-848 sono numeri cosiddetti ad addebito ripartito: a quota fissa i primi due e a quota fissa più quota a minuto i secondi.
Vi lascio con alcune utili fonti:
Elenco dei prefissi telefonici italiani (da it.wikipedia)
Elenco dei prefissi telefonici cellulari (da it-wikipedia)
Elenco dei prefissi internazionali (da ITU)
Imagesource davidepuglisi.netsons.org
imagecredit agcom.it
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