Sbloccata positivamente la questione, definita pregiudiziale da Monti, sui ristorni del lavoratori frontalieri, secondo quanto riporta il sito del Ministero dell'Economia [Comunicato Stampa N° 58 del 9 maggio 2012], prende il via il negoziato su un
modello di convenzione sulla regolarizzazione dei valori patrimoniali detenuti in Svizzera da contribuenti non residenti e sull'introduzione di un'imposta alla fonte sui futuri redditi da capitale.
Il tema è ampliato dallo studio della revisione della convenzione bilaterale, allo scopo di evitare una doppia imposizione. Ad occuparsene una task force incaricata di trovare una soluzione alle questioni, che inizierà i lavori il 24 maggio.
Si profila dunque una soluzione simile a quella adottata anche da tedeschi e inglesi. Secondo stime della Banca d'Italia, i capitali italiani in Svizzera oscillerebbero tra 80 e 130 miliardi [citato da deputati IdV in una interrogazione al Ministro dell'economia, vedi] e, al raggiungimento di un accordo, potrebbero portare una discreta cifra nelle esangui casse dello Stato.
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