sabato 26 maggio 2012

Terremoto in Emilia e cambiamenti della crosta terrestre. Uno studio ASI, INGV e CNR-IREA

Nell'immediatezza delle prime scosse di terremoto che hanno colpito la Pianura Padana emiliana, ASI (Agenzia Spaziale Italiana), INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e il CNR-IREA (Consiglio Nazionale Ricerche - Istituto Rilevamento Elettromagnetico Ambiente) hanno cominciato ad acquisire i dati dei radar satellitari Cosmo-SkyMed riuscendo a delimitare l'area interessata dal terremoto e il tipo di deformazione che si è creata. Ne dà comunicazione in una nota la Protezione Civile.
A quanto riporta l'INGV in un comunicato, il massimo sollevamento del terreno nell'area interessata dal sisma è stato di 15 cm:
Per una parte dell’area studiata si è evidenziato che si è avuto un sollevamento il cui valore massimo è pari a circa 15 centimetri. Questi dati concordano con quelli  sismologici e mostrano un piano di rottura principale immergente verso Sud lungo il quale la parte meridionale di questo settore della Pianura Padana si è accavallato sul settore settentrionale (faglia di sovrascorrimento).


E' stata utilizzata una tecnica che si chiama Interferometria Differenziale Radar ad Apertura Sintetica
tecnica denominata Interferometria Differenziale SAR (DInSAR), in cui si confrontano (si fanno “interferire”) due immagini acquisite da posizioni leggermente differenti (baseline spaziale) e in tempi diversi (baseline temporale) è possibile ottenere immagini tridimensionali della superficie terrestre, misurandone anche la topografia. Se qualcosa è cambiato, nell’intervallo di tempo tra le due acquisizioni, ossia se si rileva una deformazione del terreno tra i due passaggi successivi del sensore, questa viene visualizzata mediante una serie di strisce colorate, le cosiddette frange di interferenza o interferogramma. [vedi Irea-CNR,  Interferometria Differenziale] 


che permette di misurare differenze altimetriche del terreno anche di pochi centimetri, usando le immagini radar del satellite Cosmo-SkyMed prima e dopo l'evento. L'elaborazione dei dati forniti dal satellite ha permesso di creare una mappa a colori della zona in cui ogni colore rappresenta un ciclo  e
ogni ciclo, o frangia, è rappresentativo di circa 1.5 cm di sollevamento della superficie terrestre. L’area con  fasce di colore (frange) concentriche nell’interferogramma indica un sollevamento del suolo dovuto alla rottura della faglia sismica al di sotto di 1-2 km di profondità.
Il risultato sono queste due mappe: una Mappa di deformazione e una Mappa degli spostamenti (ne pubblico una versione a bassa risoluzione, cliccare sulle immagini per la versione ad alta definizione).

mappa di deformazione

mappa degli spostamenti


Protezione Civile, Terremoto in Emilia, acquisizione dati 
Comunicato INGV
Irea-CNR, Interferometria Differenziale


image credit
fanpage.it
protezionecivile.gov
protrezionecivile.gov

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