Non so se se ne sentiva proprio la necessità ma adesso i robot, oltre che eseguirla, la musica la compongono anche. Comporre è però una parola grossa, come dicono su PopSci: prima il sistema computerizzato ascolta il pezzo eseguito da un umano poi ne fa una specie di cover, la riproduce cioè con delle variazioni. Il risultato è quello che potete sentire qui sotto.
Si tratta di un quintetto composto di due violini, un violoncello, una viola e un contrabbasso.
Si tratta di un quintetto composto di due violini, un violoncello, una viola e un contrabbasso.
Certo, ancora di strada ne devono fare parecchia però, per dire, suonano meglio di me.
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