Cinzia Rossetti |
Al di là del fatto che il mondo della moda può essere effimero e può non interessare una parte dell'opinione pubblica, la cosa che preoccupa e che dovrebbe interessare tutti è il pregiudizio associato alla disabilità in generale, sia fisica che mentale, che fa del disabile, nel giudizio di certe persone, un uomo o una donna diversi rispetto a tutti gli altri uomini e donne.
Questo orrendo pregiudizio, in qualunque settore si manifesti, sia nel lavoro che nella vita sociale, deve essere combattuto come una delle più dannose superstizioni, quelle stesse che ci fanno credere alle cose più strampalate, ivi incluso l'inganno dell'abito che fa il monaco.
Tenta di combatterlo, questo pregiudizio, per la parte che la riguarda e cioè la professione di modella, alla quale aspirerebbe, Cinzia Rossetti che, insieme a tanti altri, ha allestito questa mostra La femminilità è donna, in quel di Brescia. Vi sono rappresentate 42 immagini di 15 modelle disabili, ma non per questo meno belle e meno donne perchè, come dice Cinzia “è un pensiero comune che una disabile non sia una vera femmina", e io anzi aggiungerei "vera donna", che compendia meglio [vedi Il Fatto Quotidiano, ‘La femminilità è donna’, mostra con modelle disabili: “La bellezza è sempre tale”].
Si noti, a margine, che di questa bellezza della quale si parla, oltre a quella fisica ci si riferisce a quella che comunemente si definisce bellezza della persona, comprendendo tutto l'insieme di aspetto e personalità e, ovviamente, con riferimento sia alle donne che agli uomini.Tanja Kiewitz |
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