Da una parte si dà dall'altra si toglie, sembra un adagio valido solo nella cultura popolare ma probabilmente ha valenza universale. Stimolato dall'articolo apparso sul Fatto ieri riguardo le conseguenze dell'abolizione dell'IMU, provo a fare qualche verifica. Infatti, nel decreto legge 31 agosto 2013, n. 102 -quello riguardante l'IMU per capirci-, si scopre che il Titolo III, quello che parla delle coperture finanziarie, è pieno di tagli e riduzioni di finanziamento o riduzioni delle detrazioni e, ciliegina sulla torta, all'articolo 15 comma 4 si scrive così:
Qualora da tale monitoraggio emerga un andamento che non consenta il raggiungimento degli obiettivi di maggior gettito indicati alle medesime lettere, il Ministro dell'economia e delle finanze, con proprio decreto, da emanare entro il mese di novembre 2013, stabilisce l'aumento della misura degli acconti ai fini dell'IRES e dell'IRAP, e l'aumento delle accise di cui alla Direttiva del Consiglio 2008/118/CE del 16 dicembre 2008,
il che significa che se le coperture finanziarie non bastano aumentano gli anticipi IRES e IRAP e le accise su energia elettrica, tabacchi e alcol. Il che non è nemmeno l'aspetto più negativo del provvedimento perchè poco prima, all'articolo 12, si segnala che le detrazioni per le assicurazioni sulla vita diminuiscono dal 19% di 2 milioni e mezzo -vecchie lire- al 19% di 630 euro che, nel 2014, diventeranno 230 euro. In più, andando avanti, si osserva che diminuiscono di 250 milioni i fondi riservati all'occupazione insieme a tutta una serie di tagli ai Ministeri su precedenti autorizzazioni di spesa e fondi per investimenti, mescolando cose auspicabili -i tagli agli sprechi- ad altre meno auspicabili -i tagli degli investimenti in sicurezza-, perchè con generici tagli alle dotazioni dei vari Ministeri si finisce spesso per diminuire la spesa necessaria e non gli sprechi.
Il tutto scritto in un linguaggio oscuro e criptico, fatto di continui riferimenti ad altre norme e decreti che costringe, chi voglia seguire un po' il filo logico, a una continua ricerca dei riferimenti normativi. Insomma, appare quanto meno opinabile l'affermazione fatta a inizio conferenza da Letta che l'abolizione dell'IMU si è realizzata senza nessuna nuova tassa perchè tra ridurre le detrazioni o i fondi di sostegno per l'occupazione o le dotazioni per la sicurezza di Vigili del Fuoco o Ferrovie, o aumentare al bisogno le accise o aumentare gli anticipi delle imposte e mettere una nuova tassa è come cercare la differenza tra zuppa e pan bagnato.
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