In un periodo storico come questo, contrassegnato dall'uso quasi spregiudicato del termine riforme, teso a indicare una modifica senz'altro migliorativa delle legislazione vigente, non poteva mancare, tra le altre, la riforma del codice della strada. E infatti una riforma del codice stradale è allo studio in Commissione Trasporti alla Camera, dove sono presenti due proposte di legge, anche se i tempi si prevedono ancora un po' lunghi. In un dossier riassuntivo del servizio studi della Camera si raccolgono i punti principali di questo nuovo codice della strada.
Eccoli e, di seguito, il pdf del dossier.
- misure di tutela dell'utenza vulnerabile, soprattutto nelle aree urbane, con prescrizioni comportamentali, regole di progettazione stradale e riduzione dei limiti di velocità;
- obbligo di revisione da parte degli enti proprietari dei limiti di velocità delle strade extraurbane, finalizzati alle esigenze di sicurezza della circolazione;
- pianificazione della viabilità per incentivare la mobilità ciclistica e pedonale;
- incentivazione del trasporto pubblico e della sua interconnessione con altre modalità di trasporto;
- promozione della sicurezza della circolazione di biciclette,ciclomotori e motoveicoli;
- incentivazione della sicurezza dell'utenza vulnerabile attraverso la convivenza delle funzioni residenziali e commerciali con quelle di mobilità anche con riferimento ai concetti, introdotti in altri Paesi europei, di "spazio condiviso","zona d'incontro" e "principio di prudenza";
- introduzione nella classificazione dei veicoli delle biciclette e dei veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone;
- individuazione di criteri e modalità per l'identificazione delle biciclette, attraverso l'apposizione facoltativa di apposito numero di telaio e annotazione dello stesso nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti del Ministero;
- introduzione di disposizioni per la classificazione delle motoslitte anche attraverso la previsione di un apposito contrassegno informativo (lettera d);
- alla graduazione delle sanzioni in funzione della gravità, della reiterazione e dell'effettiva pericolosità delcomportamento (anche con meccanismi premiali per i comportamenti virtuosi emisure riduttive delle sanzioni per i pagamenti in tempi brevi);
- la semplificazione e la riduzione del numero delle classi sanzionatorie;
- all'inasprimento delle sanzioni per comportamenti particolarmente lesivi dell'incolumità e della sicurezza degli utenti della strada, prevedendo anche la revoca della patente e l'inibizione alla guida sul territorio nazionale perpetue in caso di omicidio colposo con violazione della disciplina sulla circolazione stradale
- la qualificazione giuridica della decurtazione dei punti dalla patente di guida come sanzione amministrativa accessoria, prevedendo inoltre che la decurtazione costituisca atto amministrativo definitivo
- misure per rafforzare l'efficacia delle sanzioni per violazioni dell'obbligo di RC auto;
- trasparenza per applicazione sanzioni;
- revisione sistema accertamento illeciti amministrativi, anche con riferimento ai nuovi strumenti di controllo a distanza;
- coordinamento della durata delle misure cautelari amministrative con pendenza procedimenti penali su medesime fattispecie; I
- previsione, per le sanzioni accertate da funzionari, ufficiali e agenti dello Stato, della destinazione dei relativi proventi, fino al 15 per cento a un fondo istituito presso il Ministero dell'interno per l'intensificazione dei controlli su strada e, fino al 20 per cento, a un fondo istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per finanziare il piano nazionale sicurezza stradale; X) introduzione dell'obbligo di rendicontazione da parte degli enti titolari di funzioni di polizia stradale e/o proprietari delle strade e sanzioni per enti inadempienti (lettera i).
Manca una cosa estremamente importante: obbligo di conoscenza e di rispetto del codice della strada per i ciclisti (per sapere come la penso, leggasi qui: http://pensieri-eretici.blogspot.de/2012/02/bicicletta-selvaggia.html, i commenti sono solo prova ulteriore della prepotenza e arroganza dei ciclisti).
RispondiEliminaSì ok, inclusi i pedoni, ma un po' si può sopportare
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