Venerdì 8 agosto è stato approvato in Senato il disegno di legge costituzionale del Ministro Boschi dal titolo: Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.
In pratica si tratta di quella che generalmente viene chiamata la Riforma del Senato. Ma in cosa consiste effettivamente? Si tratta di una serie di modifiche al Titolo II della Costituzione, per trasformare il Senato attuale nel Senato delle Autonomie, un organismo non elettivo dai compiti molto più limitati, che vede l'accordo di una parte delle forze politiche e il netto contrasto dell'altra. Tanto è vero che chi era contrario ha abbandonato l'Aula al momento della votazione, lasciando i 188 senatori rimasti (tra maggioranza e chi sostiene il governo) a raggiungere i 183 voti a favore, 4 astenuti e 1 non votante [vedi seduta 0303 del 08.08.2014].
Ora il ddl costituzionale passa alla Camera.
Ed ecco il testo approvato. Ve lo fornisco nella versione con testo originale a fronte, testo del governo, testo della commissione e testo approvato dal Senato, per poter meglio apprezzare le modifiche apportate dal governo alla Costituzione. A cura del Servizio Studi del Senato.
Nessun commento:
Posta un commento
Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.