Non si può non parlarne. Ieri sera Formigli a Piazza Pulita su La7 trasmette il fuori onda di un'intervista (di maggio) al consigliere regionale del M5S Giovanni Favia, in cui il succo del discorso è questo: "Da noi la democrazia non esiste" e il dominus, la mente pensante, colui che prende tutte le decisioni da solo sarebbe Casaleggio.
E lo stesso Casaleggio sarebbe quello che impone veti, che decide i referendum, la linea del movimento insomma, secondo quanto dice Favia, un vero e proprio padre padrone al quale il giocattolo potrebbe scoppiare in mano. Forse è proprio un bene che queste cose siano uscite, anche se in maniera subdola, perchè portano comunque discussione e, possibilmente, maggiore democrazia.
Dice Favia sulla sua pagina Facebook:
Due anni in mezzo agli squali non mi hanno fatto crescere sullo stomaco tutto quel pelo che serve per reggere la pressione che c’è oggi intorno al MoVimento.
Probabilmente è un bene: farsi crescere il pelo sullo stomaco, come dice Favia, significa diventare più freddi e calcolatori, tutte cose che vanno bene per pianificare non per prendersi a cuore i problemi della gente. La ventata di freschezza che hanno portato questi giovani, direi quasi tutti i giovani del Movimento 5 Stelle, è il vero patrimonio, non i vari Casaleggio o Grillo ai quali, comunque, si deve l'idea iniziale e la conquista della notorietà. Forse le cose buone devono comunque passare attraverso altre meno buone, come l'autoritarismo e la centralità decisionale, in una sorta di palingenesi purificativa. Per questo non sono così sconvolgenti le rivelazioni del fuori onda perchè non intaccano chi aderisce e si impegna per il movimento ma, semmai, chi lo ha ideato e lo guida. Sempre sul post uscito oggi su Facebook Favia ribadisce
se ce ne fosse bisogno: le liste dell'm5s, dalle comunali alle regionali, nascono spontaneamente ed in democrazia diretta. I suoi consiglieri agiscono in piena autonomia, con una libertà a disposizione che non ha eguali. Chi è così bravo da poterci dare lezioni?
Il veto imposto ai membri del M5S di apparire in televisione o di rilasciare interviste espone al rischio di lasciare il canale comunicativo esclusivamente alla rete, dove l'identificazione della persona dietro il blog o il commento è più difficile. Insomma, su internet è più facile gestire il flusso di informazioni, è più semplice controllare oppositori e voci fuori dal coro, per questo se il veto ha senso per chi deve controllare non lo ha affatto per chi invece crede nel movimento.
E' grazie a Grillo e a Casaleggio che il movimento è nato ma è ora che cammini da solo, che conquisti l'indipendenza e la libertà, se quello che il comico genovese dice continuamente è vero.
Grillo si è dato un ruolo di ispiratore e comunicatore ma è arrivato il momento che liberi la sua creatura e continui nel suo disinteressato compito di figura di riferimento, senza però imporre veti o espulsioni e che il movimento, democraticamente, si governi da sè.
Altrimenti sia chiaro e dichiari apertamente di essere lui il capo del partito e che si fa solo quello che dice lui (e Casaleggio). Lo so, può sembrare un gesto da irriconoscenti, ma quali sono quei padri e quelle madri che, per il solo fatto di averli fatti nascere e averli accuditi, legano i figli con le catene, e pretendono la completa obbedienza? Il ruolo, anche crudele, dei genitori è quello di dar vita a una creatura e, a un certo punto, di lasciarla andare per il mondo. Se avranno fatto le cose per bene sarà la stessa creatura, riconoscente ma libera, ad occuparsi e a ringraziare chi l'ha messa al mondo.
Sei molto ottimista, ma certe mosse (come la "cacciata" di Tavolazzi) non fanno ben sperare.
RispondiEliminafarò come Draghi e sarò ottimista
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