giovedì 20 maggio 2010

Interferenza e complessità /3: la comprensione presuntuosa


Interferenza e complessità. Chiariamo intanto i due termini. L’interferenza è causata dal processo di ricostruzione in cui, come visto sopra, la presunzione di aver compreso il mondo, sia fisicamente che cognitivamente, può giocare brutti scherzi, come quando si valutano male distanze e peso e invece di un bel tuffo si dà una spanciata, oppure come quando si ammette di aver capito un concetto ma se richiesti di rispondere a qualche domanda si dimostra il contrario.
Questa è per me l’interferenza della comprensione “presuntuosa” del mondo che appunto interferisce con le nostre uscite motorie e verbali. Ma dirò di più, si comprende anche al di là di quello che immaginiamo e che poi a volte portiamo alla coscienza sotto forma di intuizioni. A chi non è capitato, a volte, di evitare disgrazie solo perché ha fatto qualcosa “senza pensare” ma che in realtà aveva pensato, come comprensione del mondo presuntuosa e inconsapevole?
Cos’è che agisce nel cervello, tra le sinapsi dei nostri neuroni, che si organizza a formare conoscenza, conoscenza, conoscenza? Cos’è tutta questa conoscenza che il cervello si sforza di fare? Perché, posto di fronte a qualunque evento o fenomeno, il cervello cerca di costruirne una conoscenza? E su cosa si basa?

Per come la vedo io il cervello è un ottimo strumento di acquisizione delle informazioni dall’errore. L’errore fornisce molte più informazioni di un’azione eseguita correttamente. Chiaro che non si impara solo dall’errore.
Nel groviglio di neuroni attivati da uno stimolo ambientale esistono numerosi circuiti di differente forza sinaptica. Probabilmente sono attivi anche circuiti “sbagliati” o incompleti.

Cos’è la cosa che un organismo animale ama di più? Per ottenere tutto quello che desidera, soldi, sesso, potere, deve muoversi, non può starsene fermo in attesa. E allora io penso che la natura abbia premiato quegli organismi animali che amano muoversi.
Ma muoversi casualmente non è sempre la strategia ottimale. Grossolanamente gli animali prolificano in due modi: o partoriscono pochi figli per volta che richiedono numerose cure e che solitamente finiscono per possedere strutture complesse, sia comportamentali che fisiche, oppure partoriscono molta prole che si sviluppa da sé, puntando sul numero.
O la qualità o la quantità.
E il cervello che fa? Punta sulla quantità o sulla qualità?
Il cervello punta su entrambe.

Per prima cosa l’organismo ha bisogno di un sistema che lo induca a agire. Niente è meglio della quantità. In generale i primi movimenti nella vita di un organismo sono scomposti, scoordinati, imprecisi. Se questo organismo è un animale il sistema nervoso tenderà a sacrificare molti circuiti inutili utilizzando la qualità. La qualità è rappresentata dal rimando dei sensi.
Perché, successivamente, l’organismo non utilizza solo il sistema qualitativo?
Il sistema qualitativo è, secondo me, troppo limitato. Agisce a colpo sicuro e quindi deve conoscere i fenomeni da trattare. Il sistema quantitativo permette di affrontare anche situazioni impreviste. Cioè, diciamo meglio, il sistema quantitativo crea comprensioni anche inconsapevoli, appunto perché a ogni evento non ne crea una sola ma molte. Mi spiego meglio: di fronte a un fatto o fenomeno dell’ambiente, il cervello produce una grande quantità di circuiti, la maggioranza dei quali non verranno usati, ma non sono inutili. I fatti, anche se conosciuti, possono prendere pieghe impreviste. Per non trovarsi svantaggiati e perdenti bisogna avere la capacità non di ricominciare dall’inizio la comprensione ma di azzerare, da un certo punto in avanti, e di ripartire in un’altra direzione. Quest’altra direzione deve essere presente in linea di massima come comprensione presuntuosa, altrimenti non funziona.
Faccio notare che  il cervello è suddiviso in due emisferi, ritenuti responsabili di una conoscenza consuetudinaria e di una conoscenza innovativa. L’emisfero sinistro, analitico, è per la prima, e quello destro, sintetico, è per la seconda.

3 commenti:

  1. Adesso o poco tempo ,torno a rileggere.

    Disturbando in che senso ???? non capisco !!!

    RispondiElimina
  2. Bello, Pa! Hai risposto (ma che leggi nel pensiero?) ad alcuni miei dubbi...

    RispondiElimina

Come si dice, i commenti sono benvenuti, possibilmente senza sproloqui e senza insultare nessuno e senza fare marketing. Puoi mettere un link, non a siti di spam o phishing, o pubblicitari, o cose simili, ma non deve essere un collegamento attivo, altrimenti il commento verrà rimosso. Grazie.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...