mercoledì 22 settembre 2010

VIII. Della decisione


Sarebbe, come si dice, una roba da chiodi, se cercassi di spiegare un mistero (differenza tra reale e immaginario) con un altro mistero (la decisione). Dunque mi tocca chiarire cosa intendo per decisione.
Proseguo sulla linea delle ultime frasi del post precedente.
Nel mondo della fantasia non si devono prendere decisioni.
Ora, bisogna spiegare cosa si vuol significare sia con la parola decisione sia con il fatto che nel mondo immaginario non si prendono decisioni.
La decisione è una scelta tra opzioni diverse. Si prenda un organismo che dorme. Probabilmente, fosse per lui, se ne dormirebbe sempre. È così piacevole dormire, niente impegni, niente stress, si sta proprio bene. Occorre rilevare però che non siamo piante, le quali dal punto di vista dello stato di coscienza si può dire che “dormano” sempre,  ma soprattutto non abbiamo la loro capacità di nutrirci dormendo. Se vogliamo mangiare, e quindi sopravvivere, dobbiamo muoverci, e per muoversi è meglio essere svegli.
La decisione di svegliarci, in assenza di eventi esterni (un rumore, un profumo intenso e così via) la prende l’organismo, da sé, con l’aumento della produzione delle catecolamine che si verifica alle prime ore del mattino, appunto per facilitare il risveglio.
Anche qui c’è una decisione su una questione dicotomica: dormire o svegliarsi?
Tutta la nostra vita è un insieme di decisioni, cose tra cui scegliere. Ma vi sono anche cose sulle quali non possiamo decidere? Per esempio, di andare a lavorare non mi passa neanche per la capa, mi tocca andare, più che una mia decisione è un obbligo. Però, se uno guarda bene, è una decisione anche quella, presa a monte, ma sempre decisione. Se vogliamo sopravvivere, e anche vivere, e non abbiamo rendite, dobbiamo lavorare. Tutte decisioni che portano  a un obbligo.
Molte volte le decisioni sono mascherate, oppure si sceglie con un condizionamento. Ne parlerò in un altro post. Per ora mi preme osservare che la vita reale di un organismo è fatta di decisioni tra due o più opzioni e che queste decisioni sono per lo più fisiologiche, ma sempre decisioni sono.
Nel mondo immaginario, invece? Io dico di no, nel mondo immaginario non si devono prendere decisioni. E questo avviene semplicemente perché noi costruiamo il mondo e lo costruiamo come vogliamo, per cui non vi è bisogno di scegliere alcunché.
La decisione, semmai, è data dallo stato in cui ci troviamo realmente, il quale ci pone l’opzione sognare (a occhi aperti) o non sognare (a occhi aperti)?
Infatti, la sensazione che spinge alla decisione di sognare è perfettamente reale, poi però, se noi controlliamo il sogno, il mondo immaginario che creiamo perde ogni necessità di scelta. Noi formiamo esattamente il mondo che vogliamo. Chiaro che può essere il mondo che ci va bene in quel momento lì, che magari non ci andrà più bene tra una settimana o un mese. Ma questo non ha importanza. Il mondo immaginario è effimero ed esiste soltanto in maniera dipendente da noi, mentre per il mondo reale è esattamente il contrario, il mondo reale esiste indipendentemente da noi e sono poche le occasioni in cui possiamo modificarlo secondo la nostra volontà.
Questa differenza, banale se vogliamo, inerente la capacità di influire sui due mondi, ci dà più informazioni di quante sembrerebbero a una prima occhiata.
La decisione influisce su qualcosa. Sicuramente influisce su di noi, secondariamente, influisce anche sul mondo reale e, in terzo luogo, influisce indirettamente sul mondo immaginario. Infatti si immagina il più delle volte ciò che si vorrebbe e che il mondo reale non ci dà. Quasi nessuno immagina cose che ha già.

21 commenti:

  1. Pas-cucci-cucci :)
    buon giorno ...io aspetto sempre quella cosa ne !!! :)))))))))))))))))))))))))))))))))

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  2. pascuccetto ,stai diventando troppo accomodante con la kicca ...mmmmmmmmmm
    :PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP

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  3. weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee pao oggi c'è un musipost stupendo e tutto pene tu?

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  4. volendo fare un sondaggio che domande potrei mettere?

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  5. per la verità sono due uno sulla musica che metto e uno sulle recensioni

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  6. Paopasc, sulla decisione tu parli della tastiera con la quale si decide e in che modo. Sappiamo che la tastiera fa capo ad uno strumento o opzioni di strumenti di vario genere e natura. Nel caso umano gli strumenti sono il corpo che è quello biologico che fa da involucro ad una terna di altri corpi di genere mentale, animico, erotico e chissà quanti altri corpi interiori relativi che l'uomo neanche immagina. Di questi corpi, definiti "sottili", ne parla la filosofia yoga ma nel campo della scienza medica accademica non fa testo.
    In pratica le cose della decisione in rapporto ai suddetti corpi (gli strumenti) si possono paragonare alle varie scale decisionali del potere in seno all'organizzazione umana. Così, ad esempio, il "corpo" decisionale di un capo di governo, sia lo stato, sia una banca, sia una società privata o pubblica ed altro che vi si associa, è considerevole. Naturalmente per tutti questi casi, i "corpi" sono da immaginare complessi e naturalmente supportati da corrispondenti "corpi" biologici comprendenti la suddetta terna pur essa sempre corporea, animico-mentale-erotico, non da poco. Verrebbe da ipotizzare che per un buon "capo" non devono esserci tanti intralci sul piano privato che viceversa ostacolano, al limite, uno solo di questi "corpi", e inficiare così la ragione superiore. Di qui altre considerazioni che insidiano molto spesso il piano dell'etica fino a ledere la legge al limite. In molti casi la vita privati di tanti "capi" non è tanto amabile, sia per i suoi famigliari.
    Questo è la situazione di "corpi", diremo di privilegio, ma non è così in basso dove stazionano "corpi" o "pseudo-corpi" con altrettanto complesse patologie a causa del fatto che la tastiera decisionale di costoro è come se avesse pochi tasti e anche malfunzionanti. Resta, menomale, la possibilità di "corpi" relativamente privilegiati, similmente a quelli nobili suddetti, di svolgere un ruolo vitale abbastanza felice pur di vassallaggio al sistema che riescono ad accettare.
    Infine esiste una schiera di "corpi" dal potere decisionale compromesso sia a causa dell'anzidetto vassallagio che non sopportano assolutamente e sia a causa di serie patologie cliniche in una o più della terna mentale-animico-erotico.
    Ma c'è di più che però la scienza medica ha difficoltà a spiegare e forse nemmeno a ritenere possibile. Si tratta di menomazioni di altri "corpi", interiori alla terna nota del "corpo" biologico. Insomma ci sono persone che non hanno modo di esercitare un potere decisionale come tanti altri, pur essendo in apparenza e secondo la scienza medica, normali.
    Ed è come se mancasse in queste persone un certo peculiare "corpo" sottile o forse anche il softwar, per poterlo gestire.
    Molti di questi soggetti sono pazienti di psicologi, ma non sempre ne vengono fuori guariti, ovvero coll'ipotizzato softwar rimesso a posto.

    Ciao, Gaetano

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  7. Toc toc ,io ho un bacetto da consegnare espressamente al sig pascuccetto ...dov'è ??
    ahhhb ma se non c'è io il bacetto non lo consegno
    nbonononon me lo tengo ,anzi ,so io cosa fare ,lo vado a dare a........
    ahahahahahahaah
    :PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP

    p.s. tanto si sa ,io sono una farfallona !!!

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  8. Caro Gaetano, tre osservazioni. Uno, vedo che il tuo talento che ti fa individuare correlazioni nascoste è sempre all'opera. Due, quei tre corpi non fisici io li assommo (che vuoi, il metodo scientifico lo impone) in uno solo, anche se questo non significa che questo unico "corpo" psichico non sia a sua volta una somma. Tre, tu giustamente noti che alcuni hanno bisogno dello psicologo. E' vero, ma il concetto di normalità è spesso distorto. Come noto, la natura concede il beneficio della proliferazione a chi possiede la strategia migliore, senza curarsi di quale strategia sia (se cioè risponda a requisiti morali, se si basi su codici condivisi e universali e così via). In sostanza in natura non esiste il bene e il male. Ora, però, il bene e il male esistono all'interno delle società umane. Ed esistono grazie al famoso "corpo" psichico.
    Questa considerazione, uniti ai teoremi della decisione, sono forieri di enormi sviluppi, dei quali cercherò (senza averne ahimè le qualità per farlo) nei prossimi giorni.
    E intanto, grazie per i tuoi sempre stimolanti commenti, non sai quanto siano preziosi per me.

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  9. Ciao Paolo,
    ho letto il commento di Gaetano, ho afferrato a modo mio quello che lui scrive e a modo mio mi ci trovo in accordo.
    Non sono con te sul fatto che non si prendano decisioni nell' immaginario . Io che mi costruisco mondi paralleli, partendo anche da cose reali,ti dico che per fare vivere l' immaginario e farlo progredire occorre prendere un sacco di decisioni che contribuiscono alla continuazione del mondo irreale. Anche nei sogni si prendono decisioni.
    Il bene e il male potrebbero esistere anche in natura ( perchè la scienza non l' ha ancora scoperto non è detto che non sia possibile) il sistema dualistico mica l' ha inventato l' uomo...in natura potrebbe essere il caos quando rimane caos ( il male) ed il caos che diviene caso( il bene) o viceversa.
    Salutissimi a te e un abbraccio a Gaetano.

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  10. Sembra che io sia in minoranza...
    (ciao Teo!!!)

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  11. Questione della decisione ...ecco prendine una e bon !!!!
    mi sembri un camaleonte !!!! :)

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  12. Ciao Carissimo Paolone,
    tra questa illusoria realtà e l'immaginazione c'è l'intuito cuore che ci guida alla vera trascendentale vera realtà...

    Come ho sempre detto, in quanto al solo pensare bisogna solo capire che come diceva William Shakespeare da "La tempesta - Noi siamo fatti del tessuto dei nostri sogni" e alla luce delle nuove riscoperte scientifiche sull'universo olografico e delle nuove canalizzazioni (rivelazioni) dai mondi superiori; io, nel mio capire affermo che SIAMO LA PROIEZIONE OLOGRAFICA IN UN MONDO MATERIALE (duale e tridimensionale nei sui aspetti) CHE ALTRO NON E' CHE UNA PROIEZIONE DEI NOSTRI PENSIERI IN UNA REATA' CHE IN EFFETTI E' LA VIRTUALE DI UN REALTA' ANCORA PIU' GRANDE E SUPERIORE in cui il nostro SPIRITO IMMORTALE gioca una parte esperienziale insieme ad altri esseri di affine o non affine luce interiore.

    Non c’è limite agli infiniti piani di consapevolezza. Solo quel giusto risveglio interiore dell'essere interiore può varcare i celati confini invalicabili che ci siamo imposti prima di ridiscendere in questo piano delle prove, del confronto e della riscoperta e della rinascita dell’essere superiore.

    Solo quando l'attore si rapporta con l’osservatore e lo spettatore si contempla l’indefinibile regista che guida i nostri incerti sordi e ciechi passi.

    RispondiElimina
  13. Per chi vuol credere: 29/06/2006 21:45

    Orazio, amore mio sono qua. Ciao papà caro, aspettavo la tua chiamata. Papà mio adorato papà ci siamo, è arrivato il tempo che il nostro cuore desidera. Frenami amore mio se il mio pensare copre il tuo dire del cuore. Papà non ti preoccupare io so già quali pensieri ti passano per la testa. Papà tu ora devi capire che quando una persona pensa o agisce c’è sempre chi ti guida o ti induce a qualcosa. E di nostro cosa rimane?. Papà tutto quello che dici è verità anche se ancora non lo percepisci, perché devi capire che il destino è qualcosa che si siamo imposti e devi credermi, anche i pensieri più remoti, più impensabili sono guidati. Sono parte del programma di vita? Si papà è proprio così. E non ci sono momenti in cui il nostro libero arbitrio è libero di scelta? No caro Papà, non ci sono momenti in cui si può essere come dire liberi di scelta. Quindi solo i veri sentimenti che l’essere trasmette sono liberi, anche se spesso non ce ne rendiamo conto? Papà è proprio così, si resta inconsapevoli finche l’essere non prende consapevolezza della sua vera divina natura. Certo che ci vuole un grandissimo cuore per preparare e mettere un piano di vita che d’altronde deve interagire con altri piani, con i piani di chi circonda, di chi ci ostacola come chi ci ama o che amiamo, non è semplice nella natura umana concepire questo meraviglioso film che da qui chiamiamo vita? Papà nei mondi superiori, nei mondi spirituali tutto è possibile perché tutto è infinito indefinibile amore che ci guida, ci sono tanti angeli e grandiosi maestri che insegnano le vie per aiutare gli umani incarnati. …etc………

    NULLA E' LASCIATO AL CASO NEANCHE UN PELO CHE CADE che bella cosa capire le sin-cronicità e gli eventi significativi che la vita come dei semafori ci mostra durante il cammino.
    Che bel triangolo rovesciato d’inconsapevole misconosciuta consapevolezza. un tremendo rompicapo che solo l’intuitivo cuore può risolvere…..

    Scusami Carissimo Paolo se mi sono permesso di pubblicare queste cose, ma è giunto quel tempo di parlare di certe celate verità.

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  14. E poi c'è chi non si immagina più niente del tutto....
    Buona giornata! A me diverte molto vedere i tuoi cambi di look al blog :)

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  15. weeeeeeeeeeee donzellettooooooo ma ma hai cambiato vestito ancora? era più bello quello vecchio o meglio mi piaceva di più

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  16. E poi c'è chi non si immagina più niente del tutto....
    Buona giornata! A me diverte molto vedere i tuoi cambi di look al blog :)

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  17. Per chi vuol credere: 29/06/2006 21:45

    Orazio, amore mio sono qua. Ciao papà caro, aspettavo la tua chiamata. Papà mio adorato papà ci siamo, è arrivato il tempo che il nostro cuore desidera. Frenami amore mio se il mio pensare copre il tuo dire del cuore. Papà non ti preoccupare io so già quali pensieri ti passano per la testa. Papà tu ora devi capire che quando una persona pensa o agisce c’è sempre chi ti guida o ti induce a qualcosa. E di nostro cosa rimane?. Papà tutto quello che dici è verità anche se ancora non lo percepisci, perché devi capire che il destino è qualcosa che si siamo imposti e devi credermi, anche i pensieri più remoti, più impensabili sono guidati. Sono parte del programma di vita? Si papà è proprio così. E non ci sono momenti in cui il nostro libero arbitrio è libero di scelta? No caro Papà, non ci sono momenti in cui si può essere come dire liberi di scelta. Quindi solo i veri sentimenti che l’essere trasmette sono liberi, anche se spesso non ce ne rendiamo conto? Papà è proprio così, si resta inconsapevoli finche l’essere non prende consapevolezza della sua vera divina natura. Certo che ci vuole un grandissimo cuore per preparare e mettere un piano di vita che d’altronde deve interagire con altri piani, con i piani di chi circonda, di chi ci ostacola come chi ci ama o che amiamo, non è semplice nella natura umana concepire questo meraviglioso film che da qui chiamiamo vita? Papà nei mondi superiori, nei mondi spirituali tutto è possibile perché tutto è infinito indefinibile amore che ci guida, ci sono tanti angeli e grandiosi maestri che insegnano le vie per aiutare gli umani incarnati. …etc………

    NULLA E' LASCIATO AL CASO NEANCHE UN PELO CHE CADE che bella cosa capire le sin-cronicità e gli eventi significativi che la vita come dei semafori ci mostra durante il cammino.
    Che bel triangolo rovesciato d’inconsapevole misconosciuta consapevolezza. un tremendo rompicapo che solo l’intuitivo cuore può risolvere…..

    Scusami Carissimo Paolo se mi sono permesso di pubblicare queste cose, ma è giunto quel tempo di parlare di certe celate verità.

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  18. Ciao Carissimo Paolone,
    tra questa illusoria realtà e l'immaginazione c'è l'intuito cuore che ci guida alla vera trascendentale vera realtà...

    Come ho sempre detto, in quanto al solo pensare bisogna solo capire che come diceva William Shakespeare da "La tempesta - Noi siamo fatti del tessuto dei nostri sogni" e alla luce delle nuove riscoperte scientifiche sull'universo olografico e delle nuove canalizzazioni (rivelazioni) dai mondi superiori; io, nel mio capire affermo che SIAMO LA PROIEZIONE OLOGRAFICA IN UN MONDO MATERIALE (duale e tridimensionale nei sui aspetti) CHE ALTRO NON E' CHE UNA PROIEZIONE DEI NOSTRI PENSIERI IN UNA REATA' CHE IN EFFETTI E' LA VIRTUALE DI UN REALTA' ANCORA PIU' GRANDE E SUPERIORE in cui il nostro SPIRITO IMMORTALE gioca una parte esperienziale insieme ad altri esseri di affine o non affine luce interiore.

    Non c’è limite agli infiniti piani di consapevolezza. Solo quel giusto risveglio interiore dell'essere interiore può varcare i celati confini invalicabili che ci siamo imposti prima di ridiscendere in questo piano delle prove, del confronto e della riscoperta e della rinascita dell’essere superiore.

    Solo quando l'attore si rapporta con l’osservatore e lo spettatore si contempla l’indefinibile regista che guida i nostri incerti sordi e ciechi passi.

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  19. weeeeeeeeeeee donzellettooooooo ma ma hai cambiato vestito ancora? era più bello quello vecchio o meglio mi piaceva di più

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