Jia Zhang-Ke è un regista e scrittore cinese, qui una sua breve biografia su wikipedia. Questo cortometraggio, uscito nel 2008, fa parte di un lungometraggio antologico composto di 22 brevi film, voluto dalle Nazioni Unite, Alto Commissariato per i Diritti Umani e dal titolo Storie di diritti umani. Sul blog art for the world c'è un'intervista al regista dalla quale traggo alcune informazioni sulle condizioni che hanno generato il filmato.
"Sono nato in una città di nome Shanxi, una delle aree di produzione del carbone più importanti della Cina. Ultimamente, l'estrazione selvaggia di carbone ha creato gravi problemi ambientali, il più grave dei quali è lo scarico delle ciminiere delle fabbriche che usano il carbone come combustibile. Nella mia città, i segnali della fermata del tram devono essere ridipinti ogni tre mesi, perchè l'aria inquinata li corrode, rendendoli irriconoscibili. Ogni volta che penso alla tutela ambientale, penso a questo fatto.
Il rapido sviluppo economico, nel paese in cui vivo come in altri, è sempre accompagnato dal degrado ambientale. Più veloce è lo sviluppo, maggiore è il degrado. La ricchezza che deriva da questo enorme sviluppo economico è nelle mani di pochi, ma i danni sono per tutti. E' una questione di diritti umani, amplificata dalla necessità di proteggere l'ambiente."
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