lunedì 24 gennaio 2011

Notizie con il contagocce alla RAI

Vespa e il Cavaliere
Singolare proposta del capogruppo PDL alla Vigilanza RAI, Alessio Butti. Così si legge sul Fatto la  nota:
"Per garantire l’originalità dei palinsesti è opportuno, in linea generale  che i temi prevalenti trattati da un programma non costituiscano oggetto di approfondimento di altri programmi, anche di altre reti, almeno nell’arco di otto giorni successivi alla loro messa in onda".
Come dire, se una trasmissione parla per prima di un argomento qualsiasi, battendo sul tempo tutte le altre, non se ne può più parlare per otto giorni, alla faccia della pluralità e della libertà di espressione. Non solo, egli pensa anche a trasmissioni condotte da
"due giornalisti di diversa estrazione culturale"
Alcune reazioni:
Gianluigi Paragone:
Idea sbagliata. C’è il rischio che il talk-show sia monopolizzato dai conduttori e che si crei confusione. [...] A me che vado in onda il venerdì resta solo l’anticipo della Domenica sportiva"
 Lucia Annunziata invece,
"S’avvicinano le elezioni. E per questo si preparano a sospendere l’informazione"
Ce n'è anche per editorialisti e commentatori alla Travaglio, il cui  l'ultimo editoriale ad Anno Zero, questo qui,   probabilmente non è piaciuto molto, se la proposta di Butti contempla
"Quando la trasmissione prevede l’intervento di un opinionista a sostegno di una tesi, è indispensabile garantire uno spazio adeguato anche alla rappresentazione di altre sensibilità culturali"
Insomma si preparano tempi difficili per l'informazione in RAI. Francamente, la  proposta  lascia molto perplessi, soprattutto per come possa venire in mente a qualcuno di ottenere un'informazione più  imparziale cercando di "imbrigliare" e circoscrivere così il giornalismo e la stampa. La mia opinione è che più voci ci sono meglio è. Insomma, la soluzione non è mai la censura o il distillato delle notizie. Peserebbe, dicono al Fatto, su questa idea, anche la recente decisione di Floris a Ballarò di non mandare in onda la telefonata del Presidente del Consiglio. Infatti, un consigliere PDL alla RAI ha tuonato
"È intollerabile che il conduttore di una trasmissione del servizio pubblico si permetta di decidere di non mandare in onda la telefonata del presidente del Consiglio"



Fonte: il Fatto Quotidiano

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